esenzione tarsu con residenza

Buonasera Dott. Gros,
vorrei condividere un caso presente nel mio Ente per avere ulteriori spunti di riflessione:
Un contribuente che risultava residente nel nostro Comune chiede lo sgravio della Tarsu per due annualità (iscritte a ruolo) per le quali ha dichiarato di non avere più occupato l'immobile nonostante il mantenimento, negli stessi anni, della residenza (si precisa che l'immobile non era di sua proprietà). A supporto di ciò esibisce lo slaccio dell'utenza elettrica.
L'onere della prova è in capo al contribuente, però leggendo attentamente le sentenze della Cassazione (a partire dalla n. 16785 del 30 novembre 2002 e da ultimo le n. 1331 del 21 gennaio 2013 e n. 18022 del 24 luglio 2013) dove viene precisato che per l'esonero Tarsu ci deve essere un'oggettiva inutilizzabilita' dell'immobile, il solo fatto che si dimostri lo slaccio di un'utenza non mi aiuta a superare la presenza di una residenza che è stata tenuta per quasi due anni.
Procedendo con la pretesa del pagamento posso incorrere in un'eventuale contenzioso?
Grazie in anticipo per vostro prezioso aiuto

in tutti i casi un contenzioso e' sempre possibile ed ' organico nel sistema tributario ma detto questo nello specifico non e' in assoluto dimostrata un'oggettiva inutilizzabilita' dell'immobile poiche' dovrebbero mancare anche allacci idrici e mobili ( verificabili solo sul posto e non certo ora per allora )