USO GRATUITO-OBBLIGATORIETA' DELLA DICHIRAZIONE

Buongiorno,
un contribuente ha presentato ricorso contro accertamenti ici emessi per gli anni 2008-2011 perchè non versava per un immobile in cui abitava il figlio senza però aver presentato la dichiarazione di comodato al Comune. Ho cercato sentenze ed ho visto che la giurisprudenza sull'obbligatorietà della dichiarazione è divisa (come sempre...) per cui non so come comportarmi. Il contribuente sostiene che anche senza dichiarazione il Comune ha a disposizione i dati per rilevare il comodato. Il Comune è vero che può incrociare residenza e catasto, ma, come può essere a conoscenza di un comodato?Considerato anche che per esso non è obbligatoria la forma scritta?Il contribuente potrebbe averla ceduta ad altro titolo?Ogni anno la delibera ICI sottolineava la necessità della presentazione della dichiarazione: "...qualora i soggetti interessati attestino la sussistenza delle suddette condizioni (richieste per l’equiparazione) mediante la produzione di apposita dichiarazione inserita su un modello da compilare e sottoscrivere disponibile presso l’ufficio tributi. La detrazione per abitazione principale....non si applica agli anni precedenti a quello in cui è stata presentata la dichiarazione..." e il Regolamento recitava:"le unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, fino al 1° grado di parentela, adibite a loro abitazione principale, dimostrabile in base alle risultanze dei registri anagrafici."
Chi mi sa indirizzare?O ha avuto casi simili?Faccio bene ad accogliere il ricorso? In passato abbiamo sempre mantenuto la linea "dura" però nessuno aveva mai fatto ricorso...Grazie a tutti, anche a chi non mi risponderà ma si è preso la briga di leggermi fino alla fine

Per cortesia, qualcuno mi sa spiegare il significato intrinseco della "quota variabile" riferita alla TARES per i locali non domestici? Grazie.

io la vedo da cittadino....... Secondo me al contribuente spetta la detrazione se non ne ha altre x abitazione principale ..... però anziché l'imposta che effettivamente non é dovuta, non potresti sanzionare la mancata presentazione denuncia imu ?????

L’applicazione della Tares alle utenze non domestiche viene calcolata:

Quota fissa: La parte fissa della tariffa è attribuita alla singola utenza sulla base di un coefficiente relativo alla potenziale produzione di rifiuti connessa alla tipologia di attività per unità di superficie assoggettabile a tariffa
Quota variabile: sistemi di misurazione delle quantità di rifiuti effettivamente conferiti dalle singole utenze. Si applica un sistema presuntivo, prendendo a riferimento per singola tipologia di attività la produzione annua per mq ritenuta congrua nell'ambito degli intervalli indicati dal DPR 158/99

Grazie Elena per il tuo intervento. In effetti stiamo valutando anche la possibilità di sanzionare solo per omessa presentazione della dichiarazione, come da te suggerito. E' probabilmente la soluzione migliore.

io controllerei la vicenda con l'Ufficio Anagrafe, una volta accertato che in effetti nell'immobile risiede il figlio del proprietario eviterei di applicare anche la sanzione per mancata dichiarazione. Sono del parere che questi "finti comodati" devono essere negati a monte, in fase di verifica di effettiva residenza. Quindi linea morbida, in questa fase...