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Si ai tagli ai Revisori La corte Conti Toscana... e Lombardia
E si comincia con il balletto dei pareri!
La Sezione Regionale di Controllo per la Toscana con propria n. 204/2010/PAR del 09.12.2010 non solo delinea la riduzione del compenso al o ai revisori dei conti quale applicabiloe e legittima ma dice molto di piu':
"L’intento del legislatore è palesemente indirizzato alla riduzione dei costi amministrativi e politici dell’apparato pubblico, difatti l’art. 6 citato è rubricato “Riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, la norma in esame non può che riferirsi alla misura dei compensi come determinata ad una data specifica, difatti la nota di lettura del Senato alla L. 122/10 prevede, pur non quantificandoli, “sensibili riduzioni degli effetti di spesa per gli anni a venire a carico delle rispettive Amministrazioni” legate a tali risparmi di spesa, le quali non possono che essere raggiunte con una riduzione della spesa in argomento precedente alla data di riferimento (30 aprile 2010). La norma non formula distinzioni legate all’ammontare percepito in relazione al limite massimo edittale (come determinato in base ai parametri del D.M. Interno 20 maggio 2005) e un’interpretazione differente e più permissiva traviserebbe la volontà legislativa
Quindi si profilerebbe per i Revisori una vera e propria iniquita' : chi gia' prendeva meno del massimo del DM 2005 alla data del 30.04 verra' ridotto quell'importo di un ulteriore 10%.
Bah, da un lato vengono aumentati i compiti e le responsabilitaì e dall'altro tagliati i compensi!!!
Credo che prima o poi qualche altra sezione dira' l'esatto contrario....
La Sezione Regionale di Controllo per la Toscana con propria n. 204/2010/PAR del 09.12.2010 non solo delinea la riduzione del compenso al o ai revisori dei conti quale applicabiloe e legittima ma dice molto di piu':
"L’intento del legislatore è palesemente indirizzato alla riduzione dei costi amministrativi e politici dell’apparato pubblico, difatti l’art. 6 citato è rubricato “Riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, la norma in esame non può che riferirsi alla misura dei compensi come determinata ad una data specifica, difatti la nota di lettura del Senato alla L. 122/10 prevede, pur non quantificandoli, “sensibili riduzioni degli effetti di spesa per gli anni a venire a carico delle rispettive Amministrazioni” legate a tali risparmi di spesa, le quali non possono che essere raggiunte con una riduzione della spesa in argomento precedente alla data di riferimento (30 aprile 2010). La norma non formula distinzioni legate all’ammontare percepito in relazione al limite massimo edittale (come determinato in base ai parametri del D.M. Interno 20 maggio 2005) e un’interpretazione differente e più permissiva traviserebbe la volontà legislativa
Quindi si profilerebbe per i Revisori una vera e propria iniquita' : chi gia' prendeva meno del massimo del DM 2005 alla data del 30.04 verra' ridotto quell'importo di un ulteriore 10%.
Bah, da un lato vengono aumentati i compiti e le responsabilitaì e dall'altro tagliati i compensi!!!
Credo che prima o poi qualche altra sezione dira' l'esatto contrario....
Anche la Corte Lombardia si al taglio Revisori
LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA
LOMBARDIA/13/2011/PAR
"Considerata la finalità perseguita dal legislatore, volta a conseguire “sensibili riduzioni degli effetti di spesa per gli anni a venire a carico delle rispettive Amministrazioni” (nota di lettura al Senato della legge n. 122/2010), la norma in esame non può che riferirsi a tutte le possibili forme di compenso corrisposte dalle amministrazioni ai componenti di organi collegiali ed ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo "
e conclude :
"Al riguardo è stata anche prospettata la tesi favorevole ad una sorta di “specialità” da riconoscere al trattamento economico dei revisori, sulla scorta del fatto che il compenso base è stabilito con decreto interministeriale ex art. 241 T.U.E.L., che il trattamento retributivo è determinato con un meccanismo particolare (disciplinato dall’art. 29, comma 1, lett h) del Dlgs n. 139/2005) e che la nuova manovra finanziaria avrebbe citato espressamente i revisori solo quando ha inteso realmente coinvolgerli (come nel caso del comma 5, dell’art. 6, che dispone la riduzione del numero dei componenti degli “organi di amministrazione e quelli di controllo … nonché (del) collegio dei revisori”).
Ma questa tesi, peraltro fondata su argomentazioni poco convincenti, contrasta con la ratio e la formulazione letterale dell’art. 6 nonché con lo spirito e gli obiettivi dell’intera manovra finanziaria varata ed approvata nell’estate del 2010, diretta a contenere e razionalizzare ulteriormente la spesa pubblica statale e degli enti locali, soprattutto sul versante dei costi degli apparati amministrativi, senza eccezioni.
Onestamente mi sembra sibillina e davvero poco poco motivata giuridicamente .
LOMBARDIA/13/2011/PAR
"Considerata la finalità perseguita dal legislatore, volta a conseguire “sensibili riduzioni degli effetti di spesa per gli anni a venire a carico delle rispettive Amministrazioni” (nota di lettura al Senato della legge n. 122/2010), la norma in esame non può che riferirsi a tutte le possibili forme di compenso corrisposte dalle amministrazioni ai componenti di organi collegiali ed ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo "
e conclude :
"Al riguardo è stata anche prospettata la tesi favorevole ad una sorta di “specialità” da riconoscere al trattamento economico dei revisori, sulla scorta del fatto che il compenso base è stabilito con decreto interministeriale ex art. 241 T.U.E.L., che il trattamento retributivo è determinato con un meccanismo particolare (disciplinato dall’art. 29, comma 1, lett h) del Dlgs n. 139/2005) e che la nuova manovra finanziaria avrebbe citato espressamente i revisori solo quando ha inteso realmente coinvolgerli (come nel caso del comma 5, dell’art. 6, che dispone la riduzione del numero dei componenti degli “organi di amministrazione e quelli di controllo … nonché (del) collegio dei revisori”).
Ma questa tesi, peraltro fondata su argomentazioni poco convincenti, contrasta con la ratio e la formulazione letterale dell’art. 6 nonché con lo spirito e gli obiettivi dell’intera manovra finanziaria varata ed approvata nell’estate del 2010, diretta a contenere e razionalizzare ulteriormente la spesa pubblica statale e degli enti locali, soprattutto sul versante dei costi degli apparati amministrativi, senza eccezioni.
Onestamente mi sembra sibillina e davvero poco poco motivata giuridicamente .
Re: Si ai tagli ai Revisori La corte Conti Toscana... e Lombardia
Potrei provare a giocarmela a testa o croce, ma credo che il mio revisore abbia necessità di qualche motivazione un pò più valida per approvare l'eventuale taglio del 10% sul suo compenso... quindi mi chiedo, viste le interpretazioni sempre non concordi delle diverse Corte dei Conti ed il no CATEGORICO al taglio da parte del mio revisore: che faccio? Come vi state comportando in merito? Sono alle prese con la predisposizione delle previsioni di bilancio ma non so quale scelta fare...
Pola- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 15.01.11
Taglio revisori
Onestamente inserirei la spesa senza taglio. ( non penso che mandi in squilibrio il bilancio) e fino a qui il problema non si pone in quanto la norma vieta di pagare e non di stanziare.
Nel contempo aspetterei una pronuncia dalle sezioni unite della corte.
In alternativa proporrei il quesito alla Corte della regione ( sempre che non si sia gia'pronunciata).
E' un po' il balletto del turn over 1 a 1 o 1 a 5 sui piccoli enti , ed allo stesso modo consiglio come allora ( prima delle sezioni unite) di verificare l'opinione della corte regionale di riferimento.
Detto tra noi poi di categorico non vi e' proprio nulla ma occorre onesta' intellettuale anche se a nessuno fa piacere un taglio di competenze economiche.
Come detto l'Ancrel la pensa in modo diverso e sarebbe quindi opportuno si muovesse in tal senso non mettendo i responsabili dei finanziari nel dilemma in cui ci si trovano a riguardo.
E' fuor di dubbio che aumentare le competenze e diminuire i compensi non abbia sesno e sono assoltamente in accordo pero' occorre chiarezza per cui ritengo che , per quel che mi riguarda , proprorro' il quuesito alla Corte Piemonte ed in assenza di parere a corti unite a quello mi atterro'.( anche se non sono le Corti ha fare le leggi ...sono pero' le Corti a condannare per danno erariale! )
Nel contempo aspetterei una pronuncia dalle sezioni unite della corte.
In alternativa proporrei il quesito alla Corte della regione ( sempre che non si sia gia'pronunciata).
E' un po' il balletto del turn over 1 a 1 o 1 a 5 sui piccoli enti , ed allo stesso modo consiglio come allora ( prima delle sezioni unite) di verificare l'opinione della corte regionale di riferimento.
Detto tra noi poi di categorico non vi e' proprio nulla ma occorre onesta' intellettuale anche se a nessuno fa piacere un taglio di competenze economiche.
Come detto l'Ancrel la pensa in modo diverso e sarebbe quindi opportuno si muovesse in tal senso non mettendo i responsabili dei finanziari nel dilemma in cui ci si trovano a riguardo.
E' fuor di dubbio che aumentare le competenze e diminuire i compensi non abbia sesno e sono assoltamente in accordo pero' occorre chiarezza per cui ritengo che , per quel che mi riguarda , proprorro' il quuesito alla Corte Piemonte ed in assenza di parere a corti unite a quello mi atterro'.( anche se non sono le Corti ha fare le leggi ...sono pero' le Corti a condannare per danno erariale! )
Re: Si ai tagli ai Revisori La corte Conti Toscana... e Lombardia
è proprio il caso di dire che la legge ha detto meno di quanto ha voluto. A noi le "ardue" applicazioni!!!!!!!
GEPI- Messaggi : 870
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Si ai tagli ai Revisori La corte Conti Toscana... e Lombardia
Ecco cosa scrive il ministero dell'istruzione nella nota relativa alla comunicazione per PROGRAMMA ANNUALE 2011 (PA11)
Si comunica, ai sensi dell'art. 2 comma 7 del D.I. n. 44/2001, che la risorsa finanziaria assegnata a codesta scuola per l'anno 2011 è pari ad euro xxxxxxx. Tale risorsa è stata calcolata sulla base del decreto ministeriale n. 21/2007 (DM21/07) e potrà essere oggetto di integrazioni e modificazioni a seguito dell'approvazione della legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011.
.... omissis......
APPLICAZIONE DL 78
Si rammenta che ai sensi dell’art.6 comma 3 del D.L. 31 maggio 2010 n.78 convertito dalla Legge 30 luglio 2010 n. 122 quota parte (pari al 10%) dei compensi ai revisori dei conti deve essere versata in conto entrata Stato (art. 6 comma 21 D.L. 78/2010).
Le somme corrispondenti alla predetta quota del 10% saranno versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato a cura del MIUR. Le scuole non dovranno versare la detta quota del 10% in conto entrata a seguito dell’applicazione della norma citata, fermo restando l’obbligo di versamento in conto entrata per il compenso ai revisori che siano anche dirigenti del MIUR e/o del MEF, designati dalle rispettive amministrazioni, in applicazione delle norme sulla cosiddetta onnicomprensività.
Pertanto, dal 2011 il compenso spettante ai revisori dei conti, a seguito dello svolgimento della relativa attività, è ridotto del 10% e diviene pari a 1.629 euro = 1.810 x 0,9. Riguardo le altre tipologie di spesa oggetto di misure di contenimento, si fa rinvio agli ulteriori approfondimenti che saranno definiti sulla base delle prossime circolari a cura del MEF;
relativamente all’applicazione del comma 12 dell’art. 6 del citato decreto legge n. 78/2010, convertito dalla legge n. 122/2010, ed in particolare all’uso del mezzo proprio si richiama l’attenzione sulla circolare 22 ottobre 2010, n. 36, della Ragioneria Generale dello Stato.
IL DIRETTORE GENERALE
Marco Ugo Filisetti
Si comunica, ai sensi dell'art. 2 comma 7 del D.I. n. 44/2001, che la risorsa finanziaria assegnata a codesta scuola per l'anno 2011 è pari ad euro xxxxxxx. Tale risorsa è stata calcolata sulla base del decreto ministeriale n. 21/2007 (DM21/07) e potrà essere oggetto di integrazioni e modificazioni a seguito dell'approvazione della legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2011.
.... omissis......
APPLICAZIONE DL 78
Si rammenta che ai sensi dell’art.6 comma 3 del D.L. 31 maggio 2010 n.78 convertito dalla Legge 30 luglio 2010 n. 122 quota parte (pari al 10%) dei compensi ai revisori dei conti deve essere versata in conto entrata Stato (art. 6 comma 21 D.L. 78/2010).
Le somme corrispondenti alla predetta quota del 10% saranno versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato a cura del MIUR. Le scuole non dovranno versare la detta quota del 10% in conto entrata a seguito dell’applicazione della norma citata, fermo restando l’obbligo di versamento in conto entrata per il compenso ai revisori che siano anche dirigenti del MIUR e/o del MEF, designati dalle rispettive amministrazioni, in applicazione delle norme sulla cosiddetta onnicomprensività.
Pertanto, dal 2011 il compenso spettante ai revisori dei conti, a seguito dello svolgimento della relativa attività, è ridotto del 10% e diviene pari a 1.629 euro = 1.810 x 0,9. Riguardo le altre tipologie di spesa oggetto di misure di contenimento, si fa rinvio agli ulteriori approfondimenti che saranno definiti sulla base delle prossime circolari a cura del MEF;
relativamente all’applicazione del comma 12 dell’art. 6 del citato decreto legge n. 78/2010, convertito dalla legge n. 122/2010, ed in particolare all’uso del mezzo proprio si richiama l’attenzione sulla circolare 22 ottobre 2010, n. 36, della Ragioneria Generale dello Stato.
IL DIRETTORE GENERALE
Marco Ugo Filisetti
GEPI- Messaggi : 870
Data d'iscrizione : 19.10.10
COMUNE DELL'UMBRIA
anche noi abbiamo inviato la richiesta di parere alla nostra corte, vi farò sapere...
Marika- Messaggi : 70
Data d'iscrizione : 10.05.11
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