patto regionale orizzontale

il mio sindaco intende comunicare alla regione  che prevede di conseguire un differenziale negativo rispetto all'obiettivo del patto di stabilità interno (patto regionale orizzontale)
visto che è solo il secondo anno che il mio ente è soggetto al patto non pensavo di dover trovarmi a gestire questo caso
la procedura da seguire potrebbe essere questa:
in fase di verifica di equilibri dare atto che - in considerazione delle modifiche che l'ut segnalerà in aumento per   il cronoprogramma delle spese ed in diminuzione per lo stato degli incassi rispetto al bilancio di previsione - si dovrà dare atto della possibilità del non rispetto del patto per l'anno 2014  e nello stesso tempo però verificare che con i  saldi obiettivi peggiorati per un importo complessivamente pari alla quota acquisita (vedi circolare rgs 06-2014) si deve rispettare il patto 2015 e 2016
solo dopo questa verifica si può fare l'invio della nota alla regione?
ringrazio chiunque possa aiutarmi e dirmi gli eventuali problemi che ha dovuto affrontare nella gestione di questo caso
ancora grazie

mio sindaco intende comunicare alla regione che prevede di conseguire un differenziale negativo rispetto all'obiettivo del patto di stabilità interno ....

ma che senso ha tale comunicazione

Ciao
ti rispondo in termini generali anche perchè non ho compreso esattamente cosa vorresti fare.

Quella da farsi entro il 30 settembre, come ben sappiamo, altro non è che una variazione di bilancio. Ora se tu non sei in grado di allegare alla variazione il prospetto dimostrativo afferente il rispetto del patto di stabilità (art. 31 comma 18 della legge 12 novembre 2011, n. 183) la variazione di bilancio NON può essere fatta o meglio il Consiglio la può approvare ma nonostante il tuo parere NEGATIVO.
"L'equilibrio" del bilancio va infatti inteso a fronte del rispetto di tutti i limiti di legge patto incluso.

Da quel momento in poi, atteso che il bilancio non è strutturato per il rispetto del patto, tutte le determine di impegno dovranno avere il tuo parere negativo.

Se la speranza del tuo Sindaco è di lanciare un SOS in Regione attendendo soccorsi sotto forma di maggiori spazi di pagamento in  conto capitale l'azione non credo abbia senso: la Regione si attiene alle norme le quali (ahimè) non contemplano casi simili. L'aver adottato una simile strategia non avrebbe pertanto alcun pregio agli occhi della Corte dei Conti che valuterà la condotta dell'Ente e le relative responsabiità.

Ripristinare gli equilibri è una strada senza alternative, elabora  e formalizza protocollandola sotto forma di relazione, una tua proposta tecnica per ripristinare l'equilibrio alzando le aliquote dei tributi secondo quanto le norme consentono in questi casi.
Altro non si può fare (a parte tagliare la spesa)
Scusa i consigli banali, ma altro non c'è.
Ciao
Giorgio

di fronte alla contrarietà del responsabile del servizio finanziario per i riflessi negativi che una tale richiesta produca sul biennio 2015 2016 in  considerazione di come siano state "tagliate" le spese dagli altri responsabili per poter avere la quadratura del triennale (pur evidenziando che con il 118 poi sarà tutta un'altra storia)
la risposta politica è pensiamo ad oggi e domani vedremo e poi l'allegato patto 2015 2016 lo permette!!!

Il patto che conta è anzitutto quello dell'anno in corso e quello non può che quadrare anche perchè mancano poco più di quattro mesi alla fine.

Le previsioni di patto pluriennali contano meno del due di briscola (non sai che trasferimenti avrai, non sai che tributi ci saranno) per cui, qualora serva, invale la tendenza a "farsi venire i conti" proiettando ipotetici aumenti di tributi o maggiori entrate del titolo IV (ma qui è l'ufficio Tecnico / Urbanistico che deve prevederle).

Certo è che se si vuole avviare opere consistenti e conseguenti pagamenti consistenti anche per gli anni successivi non si può far finta di nulla: è come seppellirsi una mina sotto le natiche.

I politici pensano al domani ma per ogni impegno firmato in conto capitale (ai sensi di legge) ci va il parere di noi responsabili, che (casomai i politici se lo scordino) siamo pure responsabili del nostro parere e se sbagliamo paghiamo i danni di tasca (violazione del patto compresa)

Per il sig. Ragioniere "domani" è adesso, "poi" è oggi
... bravi certi politici... sempre coraggiosi sulla pelle degli altri
e non diciamo di certi uffici tecnici: "la Ragioneria ha detto che va bene.. io del patto non so nulla.."
ciao
Giorgio

Qui in Piemonte le richieste di concessione spazi alla Regione sono scadute da parecchi mesi tra l'altro