maneggio valori a dipendenti comunali

chiedo cortesemente un parere sul riconoscimento a altri dipendenti oltre ovviamente l'economo dell'indennità di maneggio valori.

nella fattispecie nel nostro comune alcuni dipendenti come l'ufficiale di anagrafe per riscossione diritti di segreteria, il vigile urbano per il ritiro di diritti di occupazione suolo pubblico pubblicità sonore e loggette del mercato civico, l'incaricato del servizio buoni pasto per la mensa scolastica, gestiscono giornalmente somme di denaro che dopo apposita rendicontazione mensile consegnano alla ragioniera che provvede a custodirli e versarli al tesoriere dopo qualche giorno(da noi la tesoreria è aperta solo due volte la settimana).

il quesito che pongo è quindi il medesimo è possibile riconoscere ai sudetti dipendenti l'indennità di maneggio valori?

recita in merito il nostro regolamento comunale " sono riscuotitori speciali delle entrate comunali i dipendenti comunali a ciò espressamente autorizzati i quali poi effettuano il versamento alla tesoreria."

per il nostro segretario questa figura e configurabile solo ed escluisivamente per l'economo e non per altri.

io ritengo di no, chiedo quindi un vostro cortese parere
grazie.

Nell’ambito degli enti locali assume un ruolo del tutto peculiare la figura degli agenti contabili,rappresentati, per consolidata definizione, dai soggetti che hanno maneggio di denaro pubblico ovvero che sono incaricati della gestione di beni di proprietà dell’ente (in tal senso si esprime puntualmente anche l’art. 93, D.Lgs. 18.8.2000, n. 267.

Il fatto che il Vs regolamento riporti "a ciò espressamente autorizzati " non rileva a nulla poiche' sono agenti contabili di fatto tutti coloro che nell'ente maneggiano pubblico denaro ( e se lo fanno ne hanno titolo poiche' in difetto tale pratica andrebbe interrotta e sanzionata disciplinarmente ).
Ne consegue che in sede di contrattazione decentrata e' piu' che legittimo che agli agenti contabili di fatto venga riconosciuta l'indennita' di maneggio denaro ( obbliogatoria solo dopo i 100.000.000 vecchie lire ) a ciascuno in % a seconda del volume di denaro e degli effettivi giorni in cui tale compito viene svolto.

Paolo Gros ha scritto:Nell’ambito degli enti locali assume un ruolo del tutto peculiare la figura degli agenti contabili,rappresentati, per consolidata definizione, dai soggetti che hanno maneggio di denaro pubblico ovvero che sono incaricati della gestione di beni di proprietà dell’ente (in tal senso si esprime puntualmente anche l’art. 93, D.Lgs. 18.8.2000, n. 267.

Il fatto che il Vs regolamento riporti "a ciò espressamente autorizzati " non rileva a nulla poiche' sono agenti contabili di fatto tutti coloro che nell'ente maneggiano pubblico denaro ( e se lo fanno ne hanno titolo poiche' in difetto tale pratica andrebbe interrotta e sanzionata disciplinarmente ).
Ne consegue che in sede di contrattazione decentrata e' piu' che legittimo che agli agenti contabili di fatto venga riconosciuta l'indennita' di maneggio denaro ( obbliogatoria solo dopo i 100.000.000 vecchie lire ) a ciascuno in % a seconda del volume di denaro e degli effettivi giorni in cui tale compito viene svolto.

grazie, risposta chiara ed esaustiva, a volte pur non conoscendo a fondo la norma può bastare anche un pò di buon senso.

Qui comunque rimarcano che l'autorizzazione a monte ci deve essere sempre e comunque mentre io sono del parere che ci sono compititi che già istituzionalmente prevedono il maneggio di valori ( vedi i diritti di segreteria riscossi dall'ufficio anagrafe) e quelli che diventano tali implicitamente quando il compito assegnato prevede anche l'incasso di valori (vedi il collega che ritira i soldi dei buoni pasto e del pulmino scolastico) ma tant'è, SE AUTORIZZAZIONE CI DEVE ESSERE AUTORIZZAZIONE CI SIA.
Dal primo gennaio 2012 provvederò ad autorizzare formalmente ogni dipendente, infondo ciò che conta e essere riuscito a far riconoscere ai colleghi un diritto, anche se piccolo, fino ad oggi negato.
grazie

...che l'autorizzazione a monte ci deve essere sempre ...
anche no in quanto andrebbe spiegato poiche' giuscontabilmente esistano agenti contabili di diritto ( autorizzati con specifico atto ) e di fatto (non autorizzati con specifico atto ) ed entrambi siano tenuti alla resa del conto , alla parificazione ed alla trasmissione alla corte dei conti.

Di seguito, se può essere in qualche modo utile, riporto il testo di una "letterina" che a suo tempo scrissi, e che non ho mai consegnato:

Si ritiene opportuno segnalare ai Soggetti in indirizzo che nell’ambito del normale ed ordinario svolgimento del proprio servizio, lo scrivente si trova costantemente adibito - con cadenza di due giornate settimanali, dedicate all’apertura al pubblico - a maneggio di valori di cassa, segnatamente, all’atto dell’incasso del corrispettivo per il rilascio degli abbonamenti ai parcheggi comunali e relativo versamento al Tesoriere.
Tale personale continuativa adibizione a maneggio di valori, causa ipso facto di soggezione a responsabilità contabile, oltre che nella natura medesima dell’ufficio presso il quale il sottoscritto si trova incardinato, è inequivocabilmente rinvenibile nell’esame dei bollettari dell’Ufficio Economato - Provveditorato n. 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 del corrente anno, le cui ricevute sono formate, sottoscritte e rilasciate al pubblico dallo scrivente per la quasi totalità e per un ammontare complessivo, alla data odierna, pari ad oltre euro 32.000,00. Peraltro, con riferimento a tale ultimo dato, preme sottolineare come il quantum dei valori maneggiati dallo scrivente in tale veste di contabile di fatto risulti particolarmente elevato – e quindi tutt’altro che trascurabile - nel contesto di tutti gli agenti o sub-agenti contabili operanti in questa Amministrazione giusta formale investitura.
Altresì, si evidenzia che detto maneggio valori ha proseguito, senza interruzioni, anche in periodi di assenza ovvero congedo del Funzionario Economo, potendosi pertanto escludere la sussistenza di una qualche eventuale attività di supervisione di quest’ultimo idonea ad assorbire, del tutto o in parte, la suesposta personale adibizione, escludendone o affievolendone diritti e responsabilità immediatamente correlati.
Pertanto, attesa la situazione sopra rappresentata in riferimento alla previsione contrattuale richiamata in epigrafe, ritenuta evidente la sussistenza dei presupposti per la corresponsione dell’indennità di cui è argomento, lo scrivente chiede che tale emolumento venga corrisposto, ovvero, in caso contrario, che ne vengano formalmente e puntualmente comunicate le ragioni ostative.
Altresì, lo scrivente si riserva il diritto di rimostranza avverso disposizioni di servizio che implichino soggezione alle predette responsabilità in difetto dell’adeguata gratificazione economica.

Distinti saluti.

L'avrei sicuramente consegnata

Posso sempre farlo ex post cambiando qualcosina...

Comunque, se a qualcuno serve, la copi pure.