Mobilità ( la vogliono poi non permettono che si realizzi)

PROBLEMA: passaggio tra un ente soggetto a patto di stabilità( rispettato) ad uno non soggetto a patto di stabilità (che puo assumere 1 agente di polizia municipale)
il quale ha indetto prima delle normali procedure concorsuali un bando per mobilità volontaria per il mio stesso profilo professionale , vorrei parteciparvi ma il dirigente dove svolgo servizio non è disposto a concedermi il Nulla-osta in quanto l uffico del personale gli nega la possibilità di poter assumere per scorrimento di graduatoria la persona che mi dovra sostituire.
Punto 1: se un ente può assumere (nel rispetto dei limiti legislativamente imposti) evidentemente si è
realizzata nell’organico una vacanza che può essere colmata.
Anziché bandire un concorso, l’amministrazione esperisce, preventivamente, la
procedura di mobilità( in quanto obbligato !!!). Se questa andasse deserta,l’amministrazione espletato il concorso potrebbe assumere il vincitore e quindi far entrare nel circuito dell P.A. una nuova persona . Se invece la procedura ha successo, non si comprende perché il concorso non possa essere espletato dall’ente da cui è “partito” un dipendente visto che alla fine dei giochi comunque ci sarebbe un nuovo ingresso autorizzato senza aumento di spesa a livello globale.

Infatti sotto il profilo contabile la mobilità può essere considerata cessazione perche l ente di destinazione potrà procedere alla costituzione del nuovo rapporto solo nei limiti consentiti dalla normativa limitativa in materia di nuove assunzioni e di contenimento della spesa di personale



Vorrei sapere se i Comuni sotto 5000 abitanti quindi non soggetti a patto di stabilità e alla luce della sentenza sezioni riunite 3/2011 della corte dei conti non sottosta neanche al turn-over del 20% possa essere considerato un ente non soggetto a vincoli assunzionali vista la possibilità del' ente di assumere (nel rispetto dei limiti legislativamente imposti).

Non e' proprio come scrivi e mi spiego:
La concessione della mobilita' puo' essere effettuata avuto in lulla osta del dirigente responsabile il quale , motivatamente puo' negarla anche per motivi riferiti alla sola organizzazione del servizio.
Nel caso presso l'ente soggetto al patto la copertura potrebbe avvenire solo se esistono 5 cessazioni ( 20% della spesa ) .
A tutti gli effetti per l'ente cedente soggetto al patto la mobilita' costituisce cessazione e per l'ente di arrivo , ancorche' non soggetto al patto scostituisce nuova assunzione . ( l'atto neutro si ha tra enti entrambi non soggetti al patto nel processo di mobilita' ) .
In ultimo poi gli enti non soggetti al patto sono soggetti alle limitazioni di assunzione e lo sono nel turn over 1 a 1 , lo sono nel limte di spesa di personale del 2004 e lo sono nel limite delle spese di personale in riferimento alle correnti nel 40%.

La concettualita' e' nel fatto che la mobilita' puo' essere concessa ma non necessariamente quindi perche' il processo si concretizzi occorre la volonta' amministrativa alla concessione che non e' atto dovuto.
Ovvero non e' sufficiente che nel complesso l'operazione sia fattibile dal punto di vista giuscontabile ed amministrativo occorre la vera e propria volonta'.
E poi piu' facile dire : la legge non me lo permette che dire " ti nego la mobilita' " ma questo appartiene alla sfera dell'onesta' intellettuale.

La Corte dei conti della Lombardia, con la deliberazione n. 80/2011, allarga il capo della neutralita' delle assunzioni per mobilita' anche per gli enti soggetti al aptto.
Dal 2011 come e' noto il limite assunzionale pr tali enti e' il 20% della spesa dell'anno precedente .
La Corte , riesumando l'art.1 comma 47 della Lex 311/2004, afferma quindi che la mobilita' tra enti " sottoposti a limitazioni sulle assunzioni " ( e quindi tra tutti gli enti in quanto sia sotto patto che sopra patto esistono limitazioni e non si capisce quali siano gli enti non sottoposti!) sono neutri ovvero non compongono assunzione e cessazione,
Personalmente ritengo che la Corte indichi l'atto neutro tra enti sottoposti "alle stesse limitazioni di assunzione di persaonale " ovvero tra enti soggetti al patto tra di essi e non soggetti al patto tra di essi.

L'esempio portato da Franco Costa mi pare essere fuori dai tre principi che permettono la neutralita in quanto la mobilita' avverso un ente sottoposto a regole diverse costituisce ex se cessazione.
Osservanza del patto
La mobilita' non deve essere assunzione o cessazione
Osservanza del limite delle spese di personale.

Buona Giornata
La ringrazio per le tempestive risposte Sig. Paolo Gros vorrei chiederle ancora una cosa:

L'ente che riceve personale tramite mobilità perche non può imputare tale nuovo ingresso alla quota di assunzioni normativamente prevista visto che ha bandito la selezione per Mobilità volontaria come atto dovuto prima di arrivare alle normali procedure concorsuali? anche perche logica vuole che se cosi non fosse rimarrebbe libero di effettuare un numero di assunzioni superiore rispetto a quelle compatibile con il regime vincolistico e con le residue vacanze di organico.
Mi sembrerebbe logico in questo caso che L’ente che cede personale debba essere autorizzato a considerare la mobilità come cessazione e quindi sostituire il personale trasferito.
Solo cosi non si autorizzerebbe l’ingresso dall’esterno, nell’insieme delle amministrazioni soggette a vincoli assunzionali, di un numero di dipendenti maggiore di quello complessivamente consentito.

alla fine dei conti una nuova unità è autorizzata ad entrare nel circuito quindi o entra nell ente cedente o nell'altro ente sempre di una unità è aumentata la spesa del personale a livello nazionale

"alla fine dei conti una nuova unità è autorizzata ad entrare nel circuito quindi o entra nell ente cedente o nell'altro ente sempre di una unità è aumentata la spesa del personale a livello nazionale"

Questo e' plausibile pero' l'ente che cede per mobilita' soggetto al patto per poter reintegrare con mobilita' ( come detto nel post della Corte Lombardia) occorre ceda ad un ente sottoposto alle stesse regole ( soggetto al patto) altrimenti detta mobilita' non e' neutra ma e' una cessazione .
Avvenuta questa cessazione dovra' verificare se sia sostituibile a sua volta con mobilita' da ente soggetto al patto che avra' a sua volta i suoi problemi e ciosi' via.
Non e' scontato che l'ente che ha emesso bando di mobilita' ( non soggetto al patto) possa poi coprire con concorso , puuo' essere che a sua volta abbia avuto mobilita' verso altro ente non soggetto al patto ( atto neutro) e cerchi oggi il medesimo atto neutro ed in tal caso non vi e' un nuovo ingresso nel comparto.

Ma perche l'ente che cede per mobilita' soggetto al patto per poter reintegrare deve utilizzare per forza la mobilita' in questo modo allora il discorso che facevo prima:

" alla fine dei conti una nuova unità è autorizzata ad entrare nel circuito quindi o entra nell ente cedente o nell'altro ente sempre di una unità è aumentata la spesa del personale a livello nazionale" non avrebbe senso!,

Mi spiego meglio:

visto che la persona che andrebbe a sostituirmi migrerebbe per mobilità e quindi anche lui si troverebbe gia in servizio nella P.A., dall esterno non entrerebbe mai una nuova unità ma si continuerebbe a far circolare sempre le stesse persone da una amministrazione ad un altra.

In questo modo la vacanza nella pianta organica autorizzata ad essere ricoperta tramite concorso preceduta da bando di mobilità non verrebbe mai ricoperta !!
Infatti nel mio caso l ente che ha emesso il bando di mobilità ( non soggetto al patto) può ricoprire con concorso come chiarisce nella delibera di "Approvazione programma piano delle assunzioni"con la quale ha stabilito di espletare nel 2011 un concorso pubblico preceduto da procedure di mobilità per un posto di istruttore di vigilanza cat. c1

"visto che la persona che andrebbe a sostituirmi migrerebbe per mobilità e quindi anche lui si troverebbe gia in servizio nella P.A"
in questi termini allora Ok : ancorche' pensabile il problema rimane in quanto come detto la mobilita' in uscita non e' un atto obbligatorio e come hai scritto "vorrei parteciparvi ma il dirigente dove svolgo servizio non è disposto a concedermi il Nulla-osta ".
La scelta amministrativa poi non e' nel caso sindacabile.

Mobilita'

Da Paolo Gros il Lun 21 Feb - 15:04
"alla fine dei conti una nuova unità è autorizzata ad entrare nel circuito quindi o entra nell ente cedente o nell'altro ente sempre di una unità è aumentata la spesa del personale a livello nazionale"

Questo e' plausibile

Quindi mi sembra di capire che nel mio caso:

Se vengo ceduto in mobilità e poi ne assumono un' altro che mi sostituisce per il mio ente di appartenenza non cambia assolutamente nulla anche se non lo sostituiscono con un altra mobilità ma con una assunzione consumando quella possibilità di assunzione non utilizzata dall' ente nel quale vengo mandato in mobilità.

Poiche per il discorso che facevamo prima non per forza la mobilità deve essere neutrale , visto che l ente che prende la mobilità, ha un incremento di spesa del personale che avrebbe ugualmente in quanto avrebbe assunto con concorso.
Quindi se il problema è quanto si spende se non si superano le limitazioni alle assunzioni autorizzate è pacifico che sia legalmente autorizzato considerare la mobilità utile ai fini di una nuova assunzione.

Naturalmente sempre volontà permettendo !!!

Concordo....e ...tanti auguri .

Sono un agente di polizia locale - cat c – posizione economica C1 con contratto a tempo pieno e indeterminato, in forza presso un comune di circa 5.500 abitanti, situato nel sud Italia, dove sono arrivata in data 05.10.2010, avendo vinto il posto messo a concorso per n. 1 agente di polizia locale, con bando di mobilità.
Il 23 agosto 2011 presentai a mano al sindaco del comune ove lavoro, istanza finalizzata al rilascio del nulla osta per mobilità volontaria esterna, chiedendone il rilascio entro il 15 settembre 2011 onde parteciapre ad un concorso di mobilità presso un comune in prov di Roma.
Entro il 15 settembre 2011 doveva pervenire al protocollo del comune di Gallicano nel Lazio (RM), la domanda relativa al bando di concorso di mobilità volontaria esterna per n. 1 ag di PL. Sono arrivate al comune solo n. 2 domande, di cui 1 è arrivato in ritardo e 1 nei termini perentori previsti; all’unico candidato han mandato il telegramma x presentarsi il giorno del colloquio ma non si è presentato, dunque il concorso di mobilità è andato deserto, così han fatto il concorso x esterni agenti di Pl.
12 novembre 2011: dopo 81 gg di totale silenzio ed inerzia dell’amministrazione alla mia istanza per rilascio di nulla osta, presento un sollecito finalizzato al rilascio del nulla osta già chiesto in data 23 agosto 2011, al quale non mi avevano risposto nemmeno con diniego motivato, come l’art 2 della L. 241/90 e s.m.i. prevede.
12 dicembre 2011: A seguito di mandato conferito ad un Avv Amministrativista, l’avv invia, per mio conto, una lettera all’amministrazione, ricevuta dal comune in data 16.12.2011, finalizzata al rilascio del nulla osta. Il mio com mi riferisce di non averla mai ricevuta, sebbene ci sia la ricevuta di ritorno che ne comprova il ricevimento. Il sindaco gira la mia istanza al com chiedendone il parere. Il mio com ha risposto fornendo parere favorevole a condizione di mobilità compensativa con lettera del 28.12.2011 prot. n. 789, di cui ne sono venuta in possesso solo in data 23.05.2012 e che sino al 16.05.2012 non ne ero neanche a conoscenza. Inoltre, preciso che all’Avv, non è mai stato risposto alla sua lettera. Ennesimo silenzio ed inerzia del comune.
16 maggio 2012: prima di presentare nuova istanza di nulla osta il com mi dice di aver già risposto in merito al mio nulla osta, leggendomi il contenuto. Gli chiedo copia ma me la nega rimandandomi all’ufficio personale e al segretario comunale. Mi reco presso i rispettivi uffici ma entrambe erano assenti in quel giorno.
18 maggio 2012 ore 10:38: dalla mia mail presento istanza finalizzata ad ottenere copia della lettera scritta dal com con il suo parere favorevole a condizione, reso al segretario comunale. Ad oggi a quell’istanza non mi è mai stato risposto ovvero non ho avuto copia!!! Ennesimo silenzio.
18 maggio 2012: ore 15:00 partecipo al colloquio attitudinale/professionale previsto dal bando di mobilità del comune di Frascati per n. 1 ag Pl. Con 27/30 al colloquio e 3 punti di servizio mi classifico al 1’ posto nella graduatoria formata da 3 candidati. Vengo ammessa a tale colloquio con riserva. Mi si notifica una raccomandata a mano avente ad oggetto la consegna del nulla osta a pena di decadenza dalla graduatoria ovvero al posto entro il 23.05.2012.
In data 22.05.2012 mi viene rilasciato il nulla osta a condizione che la mia mobilità in uscita venga compensata da una in entrata. Solo in tale data entro materialmente in possesso del parere favorevole reso dal mio com, con la condizione dello scambio, essendo stato l’allegato del nulla osta. Inoltro tale atto al Comune di Frascati che chiede entro il 13.06.2012 a pena di decadenza il rilascio del nulla osta libero.
28 maggio 2012: Poiché, verbalmente, a seguito del mio sollecito del 12.11.2011, il segretario comunale mi aveva sempre detto: “se ti trovi un sostituto possiamo rilasciarti il nulla osta”, presento istanza congiunta di interscambio con una collega operativa a Bari da cui ha avuto il nulla osta libero e che mi avrebbe sostituito.
Ma il comune reticente e sempre pronto a prendere tempo mi dice di essere perplesso e di voler bandire il concorso x mobilità esterna, di avere necessità di 2 mesi!!!
01.06.2012: al termine di un colloquio personale avuto con il sindaco, costui mi garantisce che si era messo in contatto con un esperto del settore chiedendo delucidazioni sulla fattispecie in oggetto e che nelle more dell’espletamento del bando di mobilità per coprire il mio posto, mi avrebbbe rilasciato il nulla osta per non farmi decadere dal diritto all’assunzione presso il comune di Frascati, dove ero 1’ in graduatoria.
Dopo una settimana di assoluto silenzio, l’ennesimo di questo comune, mi rivolgo ad un avv amministrativista, il quale, diffida e invita il mio comune a rilasciarmi immediatamente il nulla osta libero e definitivo entro il 12.06.2012.
Solo il 13.06.2012 il sindaco mi firma il nulla osta inviatomi a mezzo fax confermando il nulla osta definitivo con la condizione dello scambio ex DPCM n. 325 del 1988.
Preciso che tale clausola era stata inserita nel nulla osta provvisorio rilasciatomi in data 22.05.2012 e mi era stata “giustificata e spiegata” dal segretario comunale, come necessaria al fine di non eliminare il mio posto dalla pianta organica del comune , che in tal modo poteva coprire il mio posto, a seguito della mia mobilità volontaria esterna.
Così non è stato visto che, OVVIAMENTE, inoltrando tale nulla osta a Frascati non è stato accettato, visto che Frascati aveva fatto un bando di mobilità in entrata e non poteva certo fare uno scambio con il mio comune.
MI HANNO RAGGIRATA, PRESA IN GIRO FACENDOMI PERDER TEMPO E UN’OCCASIONE UNICA!!!
Dal 23.08.2011 ad oggi, son stata esclusa dai concorsi di mobilità per colpa del silenzio e dell’inerzia dell’amministrazione cui appartengo:
1. Gallicano nel Lazio (RM)- settembre 2011;
2. Casamassima (BA) – settembre 2011;
3. Altamura (BA) – ottobre 2011;
4. Massafra (TA) – novembre 2011;
5. Grumo Appula (BA) – novembre 2011;
6. Poggio a Caiano (PO) – novembre 2011;
7. Putignano (BA) – dicembre 2011;
8. Putignano (BA) – febbraio 2012;
9. Bisceglie (BAT) – maggio 2011.
VI CHIEDO URGENTEMENTE UNA RISPOSTA E COME DEVO COMPORTARMI X AVERE IL NULLA OSTA.
Grazie

da come leggo hai gia' affidato il tutto ad un legale e ritengo sia il soggeetto piu' qualificato nel caso.
rammento che l'istituto della mobilita' e atto facoltativo per la PA

Sono impiegata di cat d1 in un comune da quasi 2 anni. Assunta in seguito a vittoria di un regolare concorso presso un ente che ha nel regolamento l'obbligo per il neoassunto di rimanere nell'ente per almeno 3 anni. Con parere positivo del responsabile del servizio ho avuto accesso ad un bando di mobilitò volontaria e sono risultata vincitrice della selezione. Ora ho 15 giorni per avere il nullaosta ma l'amministrazione non mi vuole concedere il nullaosta perchè si trova in una situazione di quasi dissesto finanziario, anche se non ancora dichiarato, e teme qualsiasi subentro di altri ragionieri. Premesso che la situazione di dissesto è dipesa da la mala gestione politica e amministrativa dei miei predecessori. Come faccio a non subirne io le conseguenze? Ho un famigliare invalido ma non ho mai usufruito dei congedi della l. 104, e faccio ogni giorno 100 km per recarmi al lavoro. Mi stanno togliendo un occcasione unica che migliorerebbe la mia vita!!!Ho bisogno di consigli.....

come detto l'istituto della mobilita' e atto facoltativo per la PA.