SCORRIMENTO GRADUATORIA O AVVISO MOBILITA' VOLONTARIA

Può un comune con una graduatoria di concorso attiva, che a dicembre 2011 pubblica avviso di mobilità volontaria per il medesimo profilo, sospendere la procedura di mobilità in atto, e giunta al punto della richiesta e ottenimento del nulla osta, in quanto è stata depositata una sentenza del consiglio di stato in data 31/07/2012 in cui si afferma che in presenza di graduatoria di concorso attiva non è legittimo determinarsi al reclutamento di personale avviando ex novo procedura di mobilità volontaria.

Grazie a chi mi risponderà

E' legittimo poiche' la PA puo' autotutelare l'atto amministrativo ( e' tale e' un bando di mobilita' ) in ogni momento del proprio iter , in modo particolare quando si rileva che l'atto sia non legittimo o violi norme giurisprudenziali tali da sottoporre l'atto stesso a impugnazione con danno dell'amministrazione.

e il fatto che ci siano sentenze del tar e del consiglio di stato precedenti a quella citata che invece tutelano e danno ragione all'amministrazione, e che erano in atto al momento di indizione e svolgimento del bando non conta niente?

La PA in sede di autotutela rende note le motivazioni che impongono l'annullamento degli effetti dell'atto.
L'autotutela , cosi' come ogni altro atto della PA . e' ricorribile al Tar di competenza essendo pero' evidente che la recente pronuncia del Cds tiene conto degli ultimi risolti legislativi che le precedenti ovviamente non potevano considerare,

E al DFP 11786 del 22/02/2011 "Si sottolinea l'obbligo delle amministrazioni di attivare le procedure di mobilità (obbligatoria e volontaria), prima di procedere alla copertura dei posti vacanti"? quindi non possiamo fare niente per opporci a tale sospensione?
Dicono di averlo fatto perché nel caso in cui le persone idonee in graduatoria avessero impugnato il procedimento davanti ad un giudice e questo avesse dato loro ragione noi avremmo rischiato il licenziamento, secondo lei è vero?

io leggendo tale sentenza non ho trovato nessuno risvolto normativo, ma anche citazione di un comma dell'articolo 30 del dlgs 165/2001 non esatto, il 2bis quando le precedenti sentenze, che sono molto più puntuali a precise, citano gli altri articoli

a torto o a ragione e' Consiglio di stato

dopo il consiglio di stato non ci sono altri gradi di giudizio?

Non in materia amministrativa

il fatto che la pubblicazione del bando e che la procedura si siano svolte e concluse precedentemente a tale sentenza non ha nessun valore?

Nessuno poiche' gli idonei o i vincitori di selezione ovvero concorso non hanno automaticamente diritto all'assunzione che e' disposta dalla PA in modo non obbligatorio.
Tanto e' atteso sia in prassi che in dottrina che in giurisprudenza.

quindi l'unica speranza è il ricorso al TAR, spero che con i giusti argomenti e le giuste motivazioni stavolta la legge riesca ad essere applicata senza troppi condizionamenti politici. E' assurdo quanto la vita delle persone possa essere legata ad una sentenza senza ogni fondamento come è quella. Che va contro precedenti sentenze, un D.lgs e una circolare del Dipartimento della funzione pubblica.

comunque io sapevo che la sentenza può essere considerata come un "orientamento giurisdizionale" e non come una "norma giurisdizionale", sbaglio?

Della sentenza amministrativa due elementi assumono rilievo centrale: una delle parti della controversia è la pubblica amministrazione; la sentenza — e lo stesso processo — si inserisce solitamente in una più ampia vicenda che vede a monte un procedimento amministrativo e che si protrae, oltre il giudizio, nella durevole relazione tra cittadino e amministrazione.
Il primo elemento va precisato. Oggi non può parlarsi genericamente di “ pubblica amministrazione ”, perché esistono una pluralità di amministrazioni pubbliche e vi sono soggetti, formalmente non pubblici, chiamati all'esercizio di funzioni pubbliche o alla gestione di servizi resi alla collettività: resta però la peculiarità di un giudizio, e della sentenza che lo definisce, in tutte le ipotesi in cui si controverta dell'esercizio di un potere formalmente o sostanzialmente “ pubblicistico ”.
Il secondo elemento, che dal primo discende, è più complesso: il processo amministrativo segue a un procedimento amministrativo, che si vuole ispirato ai princípi di imparzialità e trasparenza; la sentenza amministrativa solitamente non esaurisce la vicenda tra le parti, che continua nell'esercizio dell'ulteriore attività amministrativa, resa necessaria per soddisfare l'interesse sostanziale del ricorrente vittorioso; sotto tale profilo, anzi, la sentenza pone la regola per l'ulteriore attività amministrativa, la quale non è rapportabile alla semplice fase dell'esecuzione che può conseguire alla sentenza civile.
Nella sentenza amministrativa, dunque, l'esigenza di certezza dei rapporti sembra prevalere sulla stessa esigenza di verità; la durata del giudizio assume un valore eminente anche sotto il profilo dell'effettività della tutela ; la sentenza ha anche la funzione di fornire all'amministrazione la regola astratta di comportamento per i casi futuri, perché non sarebbe ammissibile, in un ordinato Stato di diritto, che comportamenti di una pubblica amministrazione, già ritenuti illegittimi dal giudice, sia pure con riferimento ad altre vicende, debbano essere ripetutamente portati in giudizio per venire nuovamente sanzionati

capisco, spero che essendo il procedimento sospeso in attesa di chiarimenti (da parte della funzione pubblica e/o della corte dei conti) e non annullato, un po' di speranze ci rimangano!! anche perchè l'intenzione dell'ente era quello di assumere da mobilità e non dalla graduatoria per il risparmio che ciò permette. Grazie per il suo parere