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debiti fuori bilancio
In seguito a un giudizio tar del 2011 il comune deve pagare una somma per spese di soccombenza di un giudizio nato e conclusosi nel 2011, avendo la disponibilità per il pagamento sul capitolo spese legali è necessario riconoscerlo come debito fuori bilancio ai sensi dell'art. 194 lettera a)?
michela di colandrea- Messaggi : 375
Data d'iscrizione : 30.03.11
Re: debiti fuori bilancio
no secondo corte conti sardegna
2-2009 del 15 1 2009
L’art. 194 (comma 1), infine, prevede una procedura di sanatoria di eventuali debiti fuori bilancio, quando si tratti di obbligazioni nascenti da sentenza esecutiva, da copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e di istituzioni, ovvero ancora della ricapitalizzazione di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali; quando si tratti di obbligazioni per procedure espropriative; finalmente, (lettera e) solo nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza, si possono riconoscere debiti fuori bilancio conseguenti all’acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 191.
Ora, propriamente, il quesito riguarda le spese di registrazione di una sentenza. La spesa può essere iscritta nel bilancio di competenza dell’esercizio in cui è sorta l’obbligazione tributaria ovvero deve essere trattata come un debito fuori bilancio?
La lettera a) del comma 1 dell’art. 194, appena sopra sinteticamente ricordato, prevede la riconoscibilità di debiti fuori bilancio nascenti da sentenza.
Il Consiglio delle autonomie locali ha indicato i precedenti pareri sull’argomento e la Sezione ritiene di poter il richiamare il proprio parere, espresso con deliberazione n. 2/2007 (pareri), nella materia dei debiti fuori bilancio. [Sia consentito anche il rinvio ai pareri nn. 2/2004 del 27 luglio 2004, 6/2005, del 39 novembre 2005, 14/2006 del 9 novembre 2006 (questi ultimi citati anche dal Consiglio della autonomie locali): tutti su www.corteconti.it: Sezione controllo Sardegna; attività; pareri].
I debiti nascenti da sentenza sono quelli che, a vario titolo, discendono dalla sentenza. Si tratta delle somme cui l’ente sia stato eventualmente condannato e delle spese del giudizio (che seguono la soccombenza). E, quindi, anche delle spese per la registrazione della sentenza, a carico del soccombente in giudizio.
In tale situazione, il trattamento contabile delle spese per la registrazione della sentenza non potrà che rientrare nella previsione dell’articolo 194, comma 1, lettera a).
Si consideri ancora che nel caso in cui l’ente sia convenuto in giudizio, dovrebbero essere impegnate le spese per l’ipotesi di soccombenza, e, come già affermato da questa Sezione nel parere 2/2007, … l’impossibilità o la difficoltà di determinare l’esatto ammontare di una spesa non esime dall’obbligo di effettuarne una stima quanto più possibile veritiera e prudenziale, al fine di una corretta imputazione a bilancio.
Va da sé che l’impegno assunto in bilancio deve, nelle more della durata della controversia, essere portato a residuo. La previsione della spesa nel bilancio di competenza dell’esercizio in cui la controversia giudiziale ha avuto inizio costituisce prudente gestione del bilancio. Nei limiti in cui l’impegno presenta capienza, non si forma debito fuori bilancio. L’eventuale differenza costituisce debito fuori bilancio.
Il legislatore ha ritenuto di dover assoggettare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio all’approvazione del Consiglio comunale quale massima espressione della volontà della cittadinanza; il Consiglio deve poter valutare le conseguenze finanziarie di spese non previste in bilancio nel momento in cui si formavano i presupposti della spesa (la chiamata dell’ente in giudizio o la decisione di promuovere causa).
2-2009 del 15 1 2009
L’art. 194 (comma 1), infine, prevede una procedura di sanatoria di eventuali debiti fuori bilancio, quando si tratti di obbligazioni nascenti da sentenza esecutiva, da copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e di istituzioni, ovvero ancora della ricapitalizzazione di società di capitali costituite per l’esercizio di servizi pubblici locali; quando si tratti di obbligazioni per procedure espropriative; finalmente, (lettera e) solo nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza, si possono riconoscere debiti fuori bilancio conseguenti all’acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 191.
Ora, propriamente, il quesito riguarda le spese di registrazione di una sentenza. La spesa può essere iscritta nel bilancio di competenza dell’esercizio in cui è sorta l’obbligazione tributaria ovvero deve essere trattata come un debito fuori bilancio?
La lettera a) del comma 1 dell’art. 194, appena sopra sinteticamente ricordato, prevede la riconoscibilità di debiti fuori bilancio nascenti da sentenza.
Il Consiglio delle autonomie locali ha indicato i precedenti pareri sull’argomento e la Sezione ritiene di poter il richiamare il proprio parere, espresso con deliberazione n. 2/2007 (pareri), nella materia dei debiti fuori bilancio. [Sia consentito anche il rinvio ai pareri nn. 2/2004 del 27 luglio 2004, 6/2005, del 39 novembre 2005, 14/2006 del 9 novembre 2006 (questi ultimi citati anche dal Consiglio della autonomie locali): tutti su www.corteconti.it: Sezione controllo Sardegna; attività; pareri].
I debiti nascenti da sentenza sono quelli che, a vario titolo, discendono dalla sentenza. Si tratta delle somme cui l’ente sia stato eventualmente condannato e delle spese del giudizio (che seguono la soccombenza). E, quindi, anche delle spese per la registrazione della sentenza, a carico del soccombente in giudizio.
In tale situazione, il trattamento contabile delle spese per la registrazione della sentenza non potrà che rientrare nella previsione dell’articolo 194, comma 1, lettera a).
Si consideri ancora che nel caso in cui l’ente sia convenuto in giudizio, dovrebbero essere impegnate le spese per l’ipotesi di soccombenza, e, come già affermato da questa Sezione nel parere 2/2007, … l’impossibilità o la difficoltà di determinare l’esatto ammontare di una spesa non esime dall’obbligo di effettuarne una stima quanto più possibile veritiera e prudenziale, al fine di una corretta imputazione a bilancio.
Va da sé che l’impegno assunto in bilancio deve, nelle more della durata della controversia, essere portato a residuo. La previsione della spesa nel bilancio di competenza dell’esercizio in cui la controversia giudiziale ha avuto inizio costituisce prudente gestione del bilancio. Nei limiti in cui l’impegno presenta capienza, non si forma debito fuori bilancio. L’eventuale differenza costituisce debito fuori bilancio.
Il legislatore ha ritenuto di dover assoggettare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio all’approvazione del Consiglio comunale quale massima espressione della volontà della cittadinanza; il Consiglio deve poter valutare le conseguenze finanziarie di spese non previste in bilancio nel momento in cui si formavano i presupposti della spesa (la chiamata dell’ente in giudizio o la decisione di promuovere causa).
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: debiti fuori bilancio
ma nel mio caso non si tratta di spese di registrazione, e non vi è stata nessuna previsione della spesa nel bilancio corrente, quindi in questo caso va riconosciuto come dfb?
michela di colandrea- Messaggi : 375
Data d'iscrizione : 30.03.11
Re: debiti fuori bilancio
a me sembra chiaro il parere di cui riporto tra virgolette le parti relative
"E, quindi, anche delle spese per la registrazione della sentenza, a carico del soccombente in giudizio " riferendosi pertanto a qualsiasi spesa per il soccombente derivante da sentenza
se poi sul bilancio dell'ente vi sia capienza lo stesso parere dice "Nei limiti in cui l’impegno presenta capienza, non si forma debito fuori bilancio. L’eventuale differenza costituisce debito fuori bilancio "
"E, quindi, anche delle spese per la registrazione della sentenza, a carico del soccombente in giudizio " riferendosi pertanto a qualsiasi spesa per il soccombente derivante da sentenza
se poi sul bilancio dell'ente vi sia capienza lo stesso parere dice "Nei limiti in cui l’impegno presenta capienza, non si forma debito fuori bilancio. L’eventuale differenza costituisce debito fuori bilancio "
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
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