Personale in convenzione ex art. 14 CCNL e art. 30 TUEL: rimborsi e indennità

Volevo prospettare un caso particolare. In seguito alla stipula di una convenzione ex art. 30 TUEL, due comuni hanno condiviso una unità di personale cat. D1 secondo l'art. 14 CCNL 22-01-2004 (normativo 2002-2005) per l'espletamento delle funzioni SUAP. La ripartizione dell'orario è di 30 ore presso il Comune A (ente di origine), e di 6 ore presso il Comune B (ente di utilizzazione). E' bene premettere che l'impiegato di cui trattasi è trasferito al Comune A dal Ministero delle Finanze ex art. 1, comma 563 Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007) riguardante il personale ex Monopoli di Stato e Ente Tabacchi Italiani, per cui il Ministero delle Finanze provvede annualmente a rimborsare al Comune A, l'intera partita stipendiale dell'impiegato (stipendio + oneri riflessi). In pratica per il Comune A è come se fosse a costo zero.
Le questioni da risolvere sono le seguenti:
1) le convenzioni ex art. 30 TUEL e art. 14 CCNL 2002-2005, rientrano secondo voi nella limitazione prevista dall'art. 4, comma 102 della Legge n. 183/2011 (Legge di stabilità), che ha modificato l'art. 9, comma 28 del DL 78/2010? Oppure le convenzioni ivi nominate sono soltanto quelle ex art. 110 TUEL?
2) il Comune B (ente di utilizzazione), vuole conferire all'impiegato la titolarità di una posizione organizzativa vacante: è corretto secondo voi procedere ai sensi dell'art. 14, comma 4 e 7 CCNL 2002-2005, riproporzionando, cioè, l'importo annuale della p.o. secondo le ore svolte presso l'Ente (e di conseguenza, procedere analogamente per l'indennità di risultato)?
3) in caso affermativo, quale importo si deve considerare per il riproporzionamento dell'indennità di p.o.? Secondo la misura massima (€ 16.000,00), tenuto conto dello svantaggio del viaggio e delle ore omnicomprensive che il dipendente dovrà assicurare al Comune B nei pomeriggi per il buon funzionamento del servizio?
4) il Comune B deve rimborsare al Comune A una somma pari a 1/6 dello stipendio annuo del dipendente + oneri riflessi, anche considerando che il Comune A riceve comunque il rimborso da parte del Ministero delle Finanze? C'è da tener conto, in merito, che il Comune B non conosce questa circostanza secondo le carte, e quindi ufficialmente, ma solo perché glielo ha riferito il dipendente.
E' tutto un pò ingarbugliato, ma spero di essere stato chiaro nella formulazione dei quesiti.
Grazie tante per chi vorrà fornire delucidazioni anche parziali.

per punti :
1)le convenzioni ex art. 30 TUEL e art. 14 CCNL 2002-2005, rientrano nella limitazione prevista dall'art. 4, comma 102 della Legge n. 183/2011 (Legge di stabilità), che ha modificato l'art. 9, comma 28 del DL 78/2010
2)E' possibile solo se il soggetto presso l'ente capofila e' titolare di analoga po ed in tal caso e' possibile il riproporzionamento fino ad € 16.000 ( il risultato e' a carico di ciascun ente separatamente )
3)...tenuto conto dello svantaggio del viaggio e delle ore omnicomprensive che il dipendente dovrà assicurare al Comune B nei pomeriggi per il buon funzionamento del servizio tanto non rileva affatto ai fini della retribuzione di posizione che si deve rapportare alla posizione ex se e non a fatti logistici .
4) Comune B deve rimborsare al Comune A una somma pari a 1/6 dello stipendio annuo del dipendente + oneri riflessi : a nulla rileva la fonte di finanziamento del comune capofila

Paolo Gros ha scritto:4) Comune B deve rimborsare al Comune A una somma pari a 1/6 dello stipendio annuo del dipendente + oneri riflessi : a nulla rileva la fonte di finanziamento del comune capofila

Innanzitutto grazie per le risposte. In merito al punto 4) hai qualche riferimento? Il problema è che - ammesso e non concesso di risolvere quelli dei punti precedenti - il segretario del Comune A sostiene ciò che dici tu, mentre il responsabile ragioneria e personale del Comune B, che nulla è dovuto perché la Corte dei Conti potrebbe fare rilievi.
Se si riuscisse ad avere qualche pezza d'appoggio normativa o giurisprudenziale sarebbe il massimo.

... il responsabile ragioneria e personale del Comune B, che nulla è dovuto perché la Corte dei Conti potrebbe fare rilievi...

non vedo onestamente per quali motivazioni.

Penso che a molti interesserà il parere dell'ANCI in merito ai quesiti suesposti.
Purtroppo, la risposta ANCI sorvola inspiegabilmente sull'ultimo quesito.

Ad ogni buon conto ecco il parere:

Un dipendente  titolare di PO viene utilizzato in convenzione ex art. 30 TUEL e art. 14 CCNL 2002-2005 e, presta l'attività lavorativa al 50% in ognuno dei due Comuni.
Relativamente alle timbrature è obligato a registrare  la timbratura del tesserino in ognuno dei due Comunie e, come deve considerare l'orario relativo allo spostamento da una sede comunale e l'altra?

...come deve considerare l'orario relativo allo spostamento da una sede comunale e l'altra...
e' un suo problema e' normale tempo per recarsi alla sede di lavoro che nel caso sonio due

Non mi è chiaro un aspetto:
il questionario al rendiconto 2013 considera tra le spese da considerare per verificare il limite per le spese per il lavoro flessibile (art.9, co.28, DL 78/2010) i rapporti in convenzione. Poi esclude il personale in convenzione ex art.14 CCNL 2004.
1. Cosa significa personale in convenzione ex art.14?
Il mio Comune ha il segretario comunale in convenzione, la sua spesa rientra o no nel limite del lavoro flessibile.
Grazie

il personale in convenzione non e' lavoro flessibile ma accordo tra gli enti per suddividere lo stesso rapporto di lavoro a TI creando due separate sedi di lavoro comunque a TI

Chiaro, ti ringrazio.
Tuttavia nel mio caso si tratta di una convenzione a t determinato (3 anni) relativa al segretario comunale e, poichè il questionario prevede tra le tipologie di lavoro flessibile i rapporti in convenzione (esclusi qualli ex art.14), non so se devo considerare la spesa o no

Scusate se m'inserisco, ma ho provato a postare senza risposte.
L'ente deve stipulare convenzione con altro comune per un dipendente di cat. D per ricoprire il posto di Resp. Area Urbanistica nel ns. Comune, mediante utilizzo per 12 ore/settimana. L'art.14 del CCNL del 22/01/2004 al comma 6 recita: "Al personale utilizzato a tempo parziale compete, ove ne ricorrano le condizioni e con oneri a carico dell’ente utilizzatore, il rimborso delle sole spese sostenute nei limiti indicati nei commi 2 e 4 dell’art. 41 del CCNL del 14.9.2000."
Questi ultimi comma recitano:
"2.Al personale di cui al comma 1, oltre alla normale retribuzione, compete:

· L.40.000 per ogni periodo di 24 ore di trasferta;

· L.1650 per ogni ora di trasferta, in caso di trasferte di durata inferiore alle 24 ore o per le ore eccedenti le 24 ore, in caso di trasferte di durata superiore alle 24 ore;
...omissis ...

d) il compenso per lavoro straordinario, nel caso che l’attività lavorativa nella sede della trasferta si protragga per un tempo superiore al normale orario di lavoro previsto per la giornata. Si considera, a tal fine, solo il tempo effettivamente lavorato, tranne che nel caso degli autisti per i quali si considera attività lavorativa anche il tempo occorrente per il viaggio e quello impiegato per la sorveglianza e custodia del mezzo.

4. Il dipendente può essere eccezionalmente autorizzato ad utilizzare il proprio mezzo di trasporto, sempreché la trasferta riguardi località distante più di 10 Km dalla ordinaria sede di servizio e diversa dalla dimora abituale, qualora l’uso di tale mezzo risulti più conveniente dei normali servizi di linea. In tal caso si applica l’art.43, commi 2 e ss., e al dipendente spetta l’indennità di cui al comma 2, lettera a), eventualmente ridotta ai sensi del comma 8, il rimborso delle spese autostradali, di parcheggio e dell’eventuale custodia del mezzo ed una indennità chilometrica pari ad un quinto del costo di un litro di benzina verde per ogni Km."

Alla luce dei mutamenti normativi intervenuti da questi ultimi CCNL, spettano ancora gli istituti sopracitati, oltre alla normale retribuzione ed alla Retr. di Posizione?