Imu e periodo di possesso

francesca55 Mar 19 Giu 2012 - 6:57

Premetto che Lucio ha già risposto a questa domanda ma la sua risposta non mi convince.
Un contribuente acquista un immobile a fine aprile, l'imu annuale dovuta è da calcolare su otto mesi. Il versamento da fare a giugno, secondo me, non è il 50% degli otto mesi, anche se tutti i software così calcolano, ma il 100% dei due mesi. L'IMU è un'imposta dovuta per il periodo di effettivo possesso. Se a agosto il contribuente vende o dona quest'immobile si verificherebbe un maggiore versamento, potrei trovarmi davanti alla richiesta di rimborso. così complichiamo la vita a noi e agli altri. Ringrazio per la pazienza e disponibilità

DanieleGE Mar 19 Giu 2012 - 7:26

francesca55 ha scritto:
Premetto che Lucio ha già risposto a questa domanda ma la sua risposta non mi convince.
Un contribuente acquista un immobile a fine aprile, l'imu annuale dovuta è da calcolare su otto mesi. Il versamento da fare a giugno, secondo me, non è il 50% degli otto mesi, anche se tutti i software così calcolano, ma il 100% dei due mesi. L'IMU è un'imposta dovuta per il periodo di effettivo possesso. Se a agosto il contribuente vende o dona quest'immobile si verificherebbe un maggiore versamento, potrei trovarmi davanti alla richiesta di rimborso. così complichiamo la vita a noi e agli altri. Ringrazio per la pazienza e disponibilità

Potresti anche avere ragione, ma la norma dice espressamente quello che Lucio, e non solo lui, ha più volte detto.
Che ci piaccia o no purtroppo è così... Il motivo potrebbe essere che così a giugno i "professori" si trovano il 50% di quello che andrebbero a incassare nell'anno e così fanno presto a stimare l'aumento delle aliquote... Oppure si sono semplicemente sbagliati Smile

però così è.

**Lucio Guerra** Mar 19 Giu 2012 - 7:53

...Premetto che Lucio ha già risposto a questa domanda ma la sua risposta non mi convince.......

Solitamente cerco di rispondere applicando ciò che prevede la legge, con i possibili ed umani errori, anche se questa può non convincere qualcuno ma è pur sempre la legge che come funzionari siamo tenuti ad applicare

elfo Mar 19 Giu 2012 - 11:49

http://www.portalewebifel.it/Formazione-IFEL/Seminari-on-line/Il-Calendario-dei-seminari-on-line/Imposta-Municipale-Propria-IMU

**Lucio Guerra** Mar 19 Giu 2012 - 13:20

molto discutibili, a mio parere, gli approfondimenti IFEL soprattutto nella parte che "cerca" di dare una certezza normativa alla tassazione dei terreni "incolti", anche nelle zone montane dove sono esenti anche i terreni agricoli, e dove si afferma che sono strumentali solamente gli immobili in D/10, problematica quest'ultima ampiamente affrontata dalla circolare MEF che si riporta in stracio.

La circostanza che il legislatore ha previsto l'emanazione di un apposito decreto per definire le modalità di inserimento del requisito di ruralità negli atti catastali, porta conseguentemente ad affermare che la classificazione dell'immobile nella categoria catastale D/10 - che individua esclusivamente i "fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole", nel caso in cui le caratteristiche di destinazione e tipologiche siano tali da non consentire, senza radicali trasformazioni, una destinazione diversa da quella per la quale furono originariamente costruite — non è condizione unica per il riconoscimento dell'agevolazione in esame, poiché rientrano nell'agevolazione anche le fattispecie presenti nell'art. 9, comma 3-bis, del D. L. n. 557 del 1993, che non rientrano necessariamente in D/10.
In merito ai fabbricati rurali strumentali, va precisato che, ancorché l'art. 7, comma 2- bis del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, avesse stabilito che agli stessi dovesse essere attribuita la categoria D/10 l'abrogazione della citata norma fa venir meno la necessità dell'accatastamento in detta categoria dei fabbricati rurali strumentali che non possiedono i requisiti previsti per la stessa categoria.
Ciò avvalora ulteriormente la tesi che l'IMU colpisce i fabbricati rurali strumentali ricompresi anche nell'elenco di cui all'art. 9, comma 3-bis del D. L. n. 557 del 1993, a prescindere dalla categoria catastale di appartenenza, poiché, come risulta, ad esempio, nel caso di cui alla lett.f) dell'art. 9, comma 3-bis, tra gli immobili strumentali in argomento sono ricompresi anche quelli a destinazione abitativa che comunque non possono rientrare nella categoria D/10 e quelli classati, ad esempio, nelle categorie C/1, C/2, C16 etc., in ottemperanza alle vigenti norme catastali.
Si può, quindi, affermare che, anche nel caso in cui detti immobili siano accatastati in una delle categorie dei gruppi ordinari e non in D/10, si può certamente riconoscerne la strumentalità e conseguentemente l'applicazione del regime di favore ai fini IMU.
Ad ulteriore conferma di tale tesi, si può richiamare anche l'art. 13, comma 14, lett. d-bis), del D. L. n. 201 del 2011, che ha abrogato i commi 2-bis, 2-ter e 2-quater dell'art. 7 del D.L. n. 70 del 2011, i quali recavano disposizioni in materia di accatastamento dei fabbricati rurali ad uso abitativo e dei fabbricati strumentali all'attività agricola e delineavano la procedura per accatastare i fabbricati in questione nelle categorie A16 e D/10, al verificarsi dei requisiti di ruralità di cui all'art. 9 del D.L. n. 557 del 1993.

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