ANCORA SUL NULLAOSTA PER MOBILITA'

Ciao a tutti sono un dipendente comunale, ho hottenuto il parere favorevole da parte del mio dirigente per la modilità ad altro ente. L'ente di destinazione chiede che la mia assunzione avvenga entro l'anno, nel frattempo è già stata svolta una procedura di mobilità per la mia sostituzione.
La persona che verrà al posto mio probabilmente non riuscirà a venire entro l'anno, l'ufficio personale del mio ente mi ha detto che non mi lasciano andare se prima non viene l'altro (entro l'anno) nel 2013 forse l'ente di destinazione non mi potrà assumere quindi perderò la possibilità di trasferirmi.
Mi domando cosa posso fare per forzare la mano all'ufficio personale che, arbitrariamente mi sta ostacolando senza avere competenza alcuna, in quanto ho già sia il parere del dirigente ( che è di fatto il nullaosta ) sia il nullaosta dell'amministrazione.
Il tempo a mia disposizione è poco poco.
Vi ringrazio

Non vi e' nulla di arbitrario ma ragioni organizzative dell'ente lo impongono poiche' occorre valutare che ogni mobilita' porta ex se problematica di sostituzione del personale per assicurare il normale funzionamento dell'ente e non solo le pur sacrosante necessita' del dipendente

La ringrazio per la risposta ma non mi è di aiuto e non la condivido.
Ribadisco che il nullaosta è sgià stato rilasciato sia dal dirigente sia dall'amministrazione, il dirigente ha già dato disponibilità a suo tempo di lasciarmi andare anche senza sostituzione, il sostituto nel frattempo c'è è solo una questione di aspettare qualche giorno o qualche settimana, per tanto si, ribadisco che si tratta di arbitrarietà non sippurtata da nessuna norma.
L'unica norma di legge che va rispettata è quella dell'art 30 del 165/01 che non dà la possibilità di ostacolare una mobilità. La mobilità si può anche diniegare, e sono conscio di questo, ma quando è stata concessa non va ostacolata.
Alla luce di questi fatti che ritengo inequivocabili, vi chiedo cossa possa fare per tutelarmi.
Grazie infinite

Inoltre ritengo anche che tenere fermo un procedimento senza motivazione abbia anche dei possibili risvolti penli, ribadisco che ho tutti i nullaosta possibili immaginabili.
Ringrazio chiunque mi darà una mano ad uscire da questa palude.
Saluti

mi dispiace di non poter essere stato di aiuto e nel caso consiglio di non ricorrere ad un forum ma ad un legale

Buonasera a tutti..senza entrare nel merito di come poter forzare la mano...io faccio un ragionamento di questo tipo. Se lei ha già il nulla osta e non è stata trova ancora la persona per sostituirla, perchè non proporre al comune che l'accoglie la disponibilità a lasciarla in comando parziale per qualche gg alla settimana fino a che non arriva il tuo sostituto? Cosi A) nel nuovo ente inizia anche se a tempo parziale, B) nel vecchio ente sono incentivati a lasciarla andare perchè hanno la certezza di non dover fare un salto completamente al buio...?

certo richiede la volonta di mediare......e la disponibilità degli enti di parlarsi...

Mattia

la loro motivazione sta mel fatto che se vado via prima del 31 12 si riduce il fondo. Se rimango a comando nel mio attuale ente, si riduce il fondo o il numero dei dipendenti rimane invariato ai fini del calcolo?

posso darle ragioni su un fatto ...ossia manca un atto formale che sospenda o revoca il nulla osta ...ma nulla può impedire ad una amministrazione di rivedere le proprie scelte ...un problema di forma non di sostanza

Mi dispiace ma non sono d'accordo, annullare un atto richiede un altro atto e ben motivato! se si vuole impedire una mobilità comunque ci sono modi più diretti ad esempio diniegarla!!!!
Chi si tiene le carte sulla scrivania a mio parere commette reato di omissione, inoltre non spetta all'ufficio personale concedere le mobilità ma al dirigente, l'ufficio personale sul nullaosta rilasciato (dal Dirigente) NON può dire nulla, deve solo compiere gli atti dovuti.

francodan ha scritto:posso darle ragioni su un fatto ...ossia manca un atto formale che sospenda o revoca il nulla osta ...ma nulla può impedire ad una amministrazione di rivedere le proprie scelte ...un problema di forma non di sostanza

Sarà anche così ma penso che l'amministrazione e/o il dirigente dovevano pensarci prima e non dare il preventivo assenso incondizionato o nulla osta che dir si voglia.

Secondo me da parte del dipendente nel caso esposto, la posizione giuridica del lavoratore interessato, con il preventivo consenso incondizionato, espresso dall'Amministrazione cedente, si eleva da mero "interesse di fatto" ad "interesse legittimo" nei confronti di quest'ultima.

L'Amministrazione, che aveva già espresso il suo preventivo incondizionato assenso alla mobilità, dovrà necessariamente adottare un atto di revoca in autotutela, motivando dettagliatamente le ragioni di interesse pubblico (intervenute evidentemente in un momento successivo all'espressione del consenso) che prevalgano sull'interesse legittimo del lavoratore ad essere trasferito e non come invece mi è sembrato di capire far finta che la richiesta di formalizzazione del comando ai sensi dell'art. 30 del D.lvo 165/2001, nonché degli artt. 1406 e 1408 del Codice civile non sia mai pervenuta.
Consiglio anche io di rivolgerti ad un avvocato.