personale in convenzione: assunzione?

Nel mio Comune, soggetto a patto stabilità ma rispettoso di tutti limiti (patto, diminuzione spesa pers., rapporto sp.pers. spese correnti < 40 % ...)
vi sono 2 aree tecniche:
- Area Urbanistica Ediliazia Privata con Posizione Organizzativa un D3 che andrà in pensione e un tecnico D1 (Istruttore Direttivo)
- Area Edilizia pubblica e Manutenzioni con Posizione Organizzativa un D1 (Istruttore Direttivo) e un tencico D1 Istruttore Direttivo
L’Amministrazione intende sopperire il D3 che andrà in pensione con un Tecnico di altro Comune in convenzione (art. 14 CCNL 2004) al 50 % attribuendo allo stesso la P.O.
Chiedo:
1) E’ possibile provvedere alla convenzione (50 % + P.O.) anche se nella dotazione organica non vi è carenza di figure professionali qualificate, essedovi due tecnici in categ. D1 (uno nella stessa area ed uno in altra area già P.O.)?
2) e se tali 2 tecnici non volessero assumere tale incarico?
3) Alla luce della Deliberazione n. 287/2011 della Corte dei Conti Veneto ove rispondendo ad un quesito a Comune, che comunque aveva violato limite di spesa, nega la possibilità di procedere a convenzione ma sopratutto nella parte finale sembra chiarire che si può far ricorso alle convenzioni “nei limi del 20 % della spesa del personale cessato nel precedente esercizio", l’acquisizione di personale “in convenzione” è assunzione e quindi va osservato limite 20 % sp. pers. anno preced.?
Grazie

In sintesi:
Se l'amministrazione lo ritiene puo' tranquillamente coprire la PO con convenzione , tanto riguarda la politica organizzaiva dell'ent, anche in presenza di figure di categoria D all'interno dell'ente.
Se tale procedimento e' comunque assunzione e se non risulta , oltre agli altri limiti, osservato il turn over 20% tale operazione non e' possibile.
Essendo un ente privo di dirigenza ed essendovi figure di categoria D in possesso di requisiti il problema non si pone in quanto detti soggetti , in tale categoria NON possono rifiutare la posizione qualora assegnata poiche' tale incarico rientra tra i normali e possibili compiti istituzionali della figura D in enti privi di dirigenza.

Grazie per la tempestività
Assodato che l'Amministrazione può incaricare quale P.O. personale "in convenzione" pur avendo dei D1 presenti nelle aree tecniche
ho dei dubbi sul fatto che per l'acquisizione di personale "in convenzione" si debba rispettare in "limite 20 %" sp.pers. anno precedente.
Nel post
https://entilocali.forumattivo.it/t1579-dipendente-in-convenzione?highlight=convenzione
si concludeva che limite 20 % non andava osservato
E' solo la Delib. Corte Conti Veneto 287/2011 che ho citato che ha ribaltato tale orientamento o vi sono altri chiarimenti in merito?

Guarda nel caso siamo alle solite , una corte dice bianco ed una dice nero.
Personalmente propendo per la tesi della Corte Lombardia poiche' nel caso l'ente convenzionao non ha un "contratto di lavoro" specifico con l'ente ma condivide il contratto originario con un atto convenzionale.
Come detto la Corte veneto la pensa altrimenti.
Ora, come in tanti altri casi ( turno over sotto i 5.000 ) speriamo in una pronuncia della corte a sezioni unite ovvero a mali estremni:
- mi trovo in lombardia e non considero il convenzionamento assunzione
- mi trovo in veneto e la considero assunzione
- mi trovo il altra regione e chiedo specifico parere alla corte.

Il problema non e' infatti di poco conto poiche' il soggetto "assunto" in violazione rileva una serie di conseguenze non indifferenti.

Ribadisco che a mio personale avviso e' sostenibile maggiormente la tesi della Corte Lombardia sia nella ratio che nella convenineza ma come detto se mi trovassi i in un comune veneto agirei altrimenti.
Comprendo l'insesatezza ma non vedo altro modo ...le norme non sono chiare e sono le Corti a dirci come leggerle ,.
In ultimo credo che sicuramente una ulteriore corte interessata del problema , in presenza di pareri contrari lombardia e veneto proprorra' il quesito alle sezioni unitee su quello ci si muovera'.

l'assegnazione delle p.o. non è rifiutabile essendo legittimo esercizio dello ius variandi da parte del datore di lavoro

un dipendente è in convenzione con 18 ore al proprio comune e 18 ore all'altro comune
la retribuzione 50% rimborsata dall'Ente
Per il giorno del rientro in cui è previsto il buono pasto il dipendente svolge 6 ore al
comune in convenzione e 3 ore al proprio comune , inoltre
il buono pasto gli tocca, bisogna chiedere il rimborso al comune in convenzione
è giusto
grazie

Anf a parte , che deve essere ovviamente rimborsato in quota parte poiche' componente della retribuzione , quanto scrivi deve trovare obbligatoriamente previsione nella convenzione stessa .