chiusura ente e obbligo di ferie

carlomagno ha scritto:ma chi e il genio che segna un giorno di ferie una giornata dove hai lavorato sei ore?

carlomagno ha scritto:te lo già scritto non solo non si può ma E SANZIONABILE DALL'ISPETTORATO DE LAVORO.
giornata lavorativa E GIORNATA DI FERIE NON COINCIDONO MAI.
SCUSA POI SE STA A CASA UN GIORNO CHE HAI RIENTRO TI CALCOLANO 1 GIORNO E MEZZO?NO QUESTO PERCHE LE FERIE SONO A GIORNI.

carlomagno ha scritto:ma esistono i sindacati ..non rsu ma i provinciali lo segnalano loro al limite no

giovanna1984 ha scritto:

carlomagno ha scritto:ma esistono i sindacati ..non rsu ma i provinciali lo segnalano loro al limite no

glielo segnalo, grazie per il consiglio

tyla ha scritto:...il comune chiude al pubblico per i 2 pomeriggi di rientro pomeridiano, e decurta 1 gg di ferie per le corrispondenti 6 ore di mancato servizio...
 
Due "imprecisioni" in una stessa frase.
1) non è possibile rimodulare le ferie se i gg. lavorati nell'arco dell'anno non variano.
Sarebbe come dire che un lavoratore p-time orizzontale al 50% (in struttura aperta 5 su 7, che lavora da lun a ven) ha meno gg. ferie di un tempo pieno. Lavorano per lo stesso n. di giornate nell'anno = hanno gli stessi gg. di ferie.
2) se i dip. lavorano 6 ore in meno alla settimana come si coprono le 36 ore?
Al massimo si può prevedere un piano di recupero (collettivo?!?) plurisettimanale, oppure concordare direttamente un orario di lavoro plurisettimanale (previo dovuto passaggio sindacale, così si attivano anche loro...) che preveda appunto, in alcuni periodi dell'anno,  settimane con meno di 36 ore e settimane con più di 36 in modo da mantenere comunque la media del ccnl.
 
Il tutto senza intervenire sulle ferie.
 
 
A meno che tutto ciò non sia stato preventivamente valutato nel senso di produrre:
recupero delle 6 ore mancanti attraverso utilizzo (in forma oraria?!?!?!) di un g. di ferie, 6 ore appunto.
 
Ma questa sarebbe la terza "imprecisione". Dopo sei mesi hai i dip. senza più ferie e gli uffici sempre chiusi al 20%.

giovanna1984 ha scritto:

giovanna1984 ha scritto:

carlomagno ha scritto:ma esistono i sindacati ..non rsu ma i provinciali lo segnalano loro al limite no

glielo segnalo, grazie per il consiglio

l'ho segnalato ai sindacati, mi hanno chiesto "se non siamo contenti di stare a casa con questo caldo..." e che comunque la richiesta era partita dai dipendenti: ora, qualcuno mi dica dove sto sbagliando, i dipendenti possono anche chiedere di non fare i pomeriggi, ma eventualmente si cambia l'orario per 2 mesi e si fa il 6x6, non è giustificato fare le ferie a ore, o no?

carlomagno ha scritto:I comportamento di buona fede che regola i contratti deve essere tenuto da entrambe le parti sempre non solo la dal dipendente.

tyla ha scritto:...la richiesta era partita dai dipendenti...
Chi? Quanti? In che sede? Al bar con il direttore? Uno spritz con i sindacati?
 
Scherzi a parte, sono d'accordo che si possano trovare soluzioni funzionali alle esigenze di tutti, ma con un minimo di regolamentazione a livello di ente. Se c'è stata,  nulla quaestio.
 
Però nella questione posta da giovanna1984:
- non ho inteso che sia avvenuta specifica regolamentazione preventiva;
- non sembra sia lasciata facoltà di decisione individuale;
- non sembra situazione limitata - ad es. - alla settimana di ferragosto.
 
Quindi, con 1 g. di ferie coattivamente "bruciato" ogni settimana la situazione dopo un semestre è:
4 sett. al mese x 6 mesi = 24 settimane / 24 gg. di ferie "bruciati" ?!?
 
(Oppure in 2 mesi, via 8 gg. di ferie?! Anch'io direi: "parliamone...")

lupacchiotto ha scritto:Ciao Giovanna, vorrei risponderti al tuo post precedente, casi come quelli che descrivi tu, sono all'ordine del giorno in quasi tutti gli enti, quello che posso dirti, è che se tu come altri non fate nulla per difendervi dalla discriminazione, a mio avviso non si fa altro che rafforzare la propria debolezza, non so se mi riesci a capire.
Se subisci atti di discriminatori vedi per esempio il mancato nulla osta per la mobilità, mentre ad altri viene concesso, a mio avviso si deve intraprendere un'azione legale e puntare sul fatto che ci sono dei precedenti ai quali il nulla osta è stato concesso, l'amministrazione non può fare a te no e a lui si, perchè è discriminatorio, nel caso di un'azione legale avresti vinto.
Anche nella mia amministrazione si discriminava, ma a un tizio, a cui puzzava il culetto, al primo no è stato zitto, successivamente è arrivata una lettera del proprio avvocato diffidando l'amministrazione, avendo in mano le prove che ad altri il nulla osta era stato concesso, lo sai, al tizio in questione, subito dopo è stato dato il nulla osta, senza andare avanti in giudizio, questo perché l'amministrazione sapeva bene di perdere.
Ora che si è sparsa la notizia del fatto, l'amministrazione non fa più atti discriminatori, (cioè non manda più via nessuno!!!! eheheheh) a parte gli scherzi.
Anche per le ferie, se vengono rifiutate ci deve essere la motivazione, se si dice no per esigenze di sevizio, (classica frase) e così non è, occorre rispondere per le righe,
chiedendo nel dettaglio le motivazioni. In sostanza non si deve stare fermi se si subisce mobbing.
La cosa migliore poi è essere uniti tra colleghi, e sappiamo tutti che così non è, ma basta che inizi uno e vedrai che tutti gli altri poi vengono dietro.