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Paolo Gros
MONICAPATTY
6 partecipanti
aliquote imu 2013
Buongiorno,
il nostro Comune intenderebbe modificare entro il 30/11/2013 le aliquote IMU 2013 già regolarmente deliberate con il bilancio a Giugno 2013 avvalendosi del disposto contenuto nel decreto 98/2013.
Secondo Voi è possibile farlo?
Grazie per la vostra attenzione
il nostro Comune intenderebbe modificare entro il 30/11/2013 le aliquote IMU 2013 già regolarmente deliberate con il bilancio a Giugno 2013 avvalendosi del disposto contenuto nel decreto 98/2013.
Secondo Voi è possibile farlo?
Grazie per la vostra attenzione
MONICAPATTY- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 19.11.13
aliquote imu
La ringrazio per la Sua cortese risposta.
E' possibile variare solo l'aliquota già deliberata per l'abitazione principale?
Grazie per la Sua disponibilità.
E' possibile variare solo l'aliquota già deliberata per l'abitazione principale?
Grazie per la Sua disponibilità.
MONICAPATTY- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 19.11.13
aliquote imu 2013
La ringrazio per la Sua risposta.
MONICAPATTY- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 19.11.13
AUMENTO ALIQUOTA 1 ABITAZIONE
ma secondo lei se si aumenta adesso l'aliquota 1^ casa lo Stato rimborserà per intero? GraziePaolo Gros ha scritto:si anche se nell'attuale momento mi pare davvero una operazione sterile e sciocca
adelefinanziaria- Messaggi : 58
Data d'iscrizione : 14.01.12
Re: aliquote imu 2013
al momento si parla di decreto legge che rimborserà l'aliquota standard.....quindi presumo che per la 1 casa rimborseranno il 4 per mille .
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: aliquote imu 2013
Provate a leggere gli articoli su italia oggi e sole24ore.francodan ha scritto:al momento si parla di decreto legge che rimborserà l'aliquota standard.....quindi presumo che per la 1 casa rimborseranno il 4 per mille .
Sembra che permettano accertamento convenzionale per aumento aliquota principale e rimborso integrale a giugno 2014.
A parte che, come al solito, si premiano i furbi, se esce una roba del genere devono rimborsare il massimo a tutti...
Che paese alla deriva...
El_Peco- Messaggi : 272
Data d'iscrizione : 08.04.11
Re: aliquote imu 2013
probabilmente si verrà incontro ai grandi comuni che hanno messo al massimo le aliquote (Milano,Roma....)
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
Re: aliquote imu 2013
ARRIVA IL DECRETO
Il percorso sulla legge di stabilità si incrocia con quello della cancellazione della seconda rata Imu.
Il decreto del governo dovrebbe essere approvato domani dal consiglio dei ministri. Si lavora per sciogliere gli ultimi nodi.
L’intenzione del governo sarebbe quella di fermare la dote per l’abolizione del pagamento di dicembre a 2 miliardi di euro. A non pagare sarebbero tutte le prime abitazioni. Terreni agricoli e immobili rurali sarebbero invece chiamati a versare la tassa.
Su questo si sta concentrando un fuoco di sbarramento di Forza Italia contro il ministro del Nuovo Centro Destra Nunzia De Girolamo. Il governo potrebbe provare ad aumentare le risorse per togliere dall’angolo uno dei principali rappresentanti dell’alleato di governo.
Per i 500 milioni in più chiesti dai Comuni che hanno aumentato le aliquote, invece, non ci sarebbero grosse possibilità.
La coperta rimane stretta. Anche perché il governo sarebbe tornato al progetto iniziale di finanziare la cancellazione della rata aumentando gli acconti per le sole banche (che potrebbero dunque arrivare fino al 120% per l’Ires), con una clausola di salvaguardia che prevede un anticipo anche del prelievo sul risparmio amministrato.
Il percorso sulla legge di stabilità si incrocia con quello della cancellazione della seconda rata Imu.
Il decreto del governo dovrebbe essere approvato domani dal consiglio dei ministri. Si lavora per sciogliere gli ultimi nodi.
L’intenzione del governo sarebbe quella di fermare la dote per l’abolizione del pagamento di dicembre a 2 miliardi di euro. A non pagare sarebbero tutte le prime abitazioni. Terreni agricoli e immobili rurali sarebbero invece chiamati a versare la tassa.
Su questo si sta concentrando un fuoco di sbarramento di Forza Italia contro il ministro del Nuovo Centro Destra Nunzia De Girolamo. Il governo potrebbe provare ad aumentare le risorse per togliere dall’angolo uno dei principali rappresentanti dell’alleato di governo.
Per i 500 milioni in più chiesti dai Comuni che hanno aumentato le aliquote, invece, non ci sarebbero grosse possibilità.
La coperta rimane stretta. Anche perché il governo sarebbe tornato al progetto iniziale di finanziare la cancellazione della rata aumentando gli acconti per le sole banche (che potrebbero dunque arrivare fino al 120% per l’Ires), con una clausola di salvaguardia che prevede un anticipo anche del prelievo sul risparmio amministrato.
Re: aliquote imu 2013
Operazione in due mosse per chiudere definitivamente i conti con l'Imu 2013. Al decreto legge messo a punto per cancellare la rata di metà dicembre (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) e in arrivo domani a meno di ulteriori rinvii, il Governo avrebbe già affiancato un decreto ministeriale con cui far scattare la clausola di salvaguardia prevista dal decreto legge di fine agosto con cui è stata abrogata la prima rata Imu. Una clausola che potrebbe valere 620 milioni, cioè l'intero importo atteso dal Governo con la definizione agevolata delle liti contabili con la Corte dei conti, a partire dalla vicenda new slot. A pagare il conto della clausola saranno in prima battuta le imprese, che si vedranno aumentare di due o tre punti percentuali gli acconti Ires e Irap in scadenza il 2 dicembre. E in seconda battuta, da gennaio, alla cassa andranno gli automobilisti che dovranno scontare l'aumento delle accise sui carburanti.
Se far scattare e (quando) la clausola di salvaguardia e come chiudere sul saldo Imu, il confronto, all'interno dell'Esecutivo e non solo, è ancora aperto. Le variabili sarebbero più di una. Ad esempio sulla cancellazione della seconda rata si è riaperta, politicamente, la partita sui terreni e i beni strumentali agricoli, che per ora il Governo ha previsto di riportare alla cassa. Come più volte anticipato e mai ufficialmente smentito dall'Esecutivo, far pagare il saldo ai proprietari di terreni e fabbricati rurali consentirebbe al Governo di ridurre da 2,4 a poco più di 2 miliardi la dote da recuperare per cancellare l'Imu su abitazioni principali e alloggi popolari. Ma potrebbe provocare più di un imbarazzo politico al Nuovo centro destra, di cui fa parte proprio il ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo. In questo senso sarebbe in corso una pausa di riflessione all'interno dell'Esecutivo sul destino dell'Imu per gli agricoli.
L'affaire agricoltura si intreccia a doppio filo con il problema del rimborso ai sindaci dell'Imu sulla base delle (maggiori) aliquote 2013, come chiedono i Comuni, e non sui valori 2012 come finora ipotizzato dall'Esecutivo. Il nodo potrebbe trovare soluzione già oggi nel corso di un incontro tecnico all'Economia: il problema, ovviamente, è nelle coperture, e tra i tecnici si studia anche l'ipotesi di mettere in campo una sorta di "accertamento convenzionale" degli aumenti Imu intervenuti nel 2013, che sarebbero poi erogati davvero solo nel 2014. Ma c'è da risolvere il nodo della liquidità per i sindaci.
Anche la seconda rata Imu va in soffitta. Ma non per tutti. A differenza di quanto previsto dal decreto di fine agosto (dl 102/2013) che aveva fatto pagare solo i proprietari di abitazioni di lusso, esonerando dalla prima rata tutte le altre abitazioni principali e i proprietari di terreni agricoli e fabbricati rurali strumentali, il saldo del 16 dicembre potrebbe chiamare alla cassa gli agricoltori.
Il condizionale è d'obbligo perché il testo del decreto legge che cancellerà la seconda rata non è ancora definitivo e sarà messo a punto oggi in una riunione tecnica tra i tecnici del Mef e quelli del Viminale. Per poi approdare sul tavolo del consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi domani. Il principale nodo da sciogliere sarà, come al solito, quello delle coperture.
Al momento tra maxi-acconti fiscali e rivalutazione delle quote di Bankitalia, il governo sembra aver racimolato non più di 2 miliardi. Troppo poco per esonerare dalla seconda rata terreni e fabbricati agricoli (il cui gettito vale 325 milioni), ma anche per esaudire le richieste dei sindaci che da mesi chiedono rimborsi calcolati non sulle aliquote 2012, ma su quelle 2013 in molti casi più elevate.
Una partita stimata in mezzo miliardo di euro, ma il cui costo è destinato a crescere di giorno in giorno fino al 30 novembre (termine ultimo per l'approvazione dei bilanci locali), tanto che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l'extragettito reclamato dai comuni avrebbe già superato quota 800 milioni. E così potrebbe profilarsi una soluzione di compromesso: rimborsare subito il gettito Imu calcolato su aliquota 2012, rimandando al 2014 il pagamento del surplus generato dall'applicazione delle aliquote 2013.
Un'ipotesi però respinta subito come «inaccettabile» dall'Anci che domani incontrerà il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni. «Chiederemo al ministro di mantenere le promesse», ha dichiarato a ItaliaOggi il vicepresidente Alessandro Cattaneo, «perché questo è stato un anno particolarmente delicato per i sindaci che, oltre ad aver perso l'Imu, hanno dovuto sopportare oltre 2 miliardi di tagli dalla spending review». «Se alla fine i rimborsi dovessero essere calcolati sulle aliquote 2012», prosegue il sindaco di Pavia, «il governo si esporrebbe a una pioggia di ricorsi davanti alla Consulta perché chi ha aumentato le aliquote entro il 30 novembre lo ha fatto legittimamente sfruttando una possibilità riconosciuta dalla legge a tutti gli enti».
Vista l'incertezza sull'entità dei rimborsi, destinata a sciogliersi solo a ridosso della dead line sui bilanci, il governo sembra orientato a riconoscere ai comuni una deroga specifica, consentendo variazioni di bilancio entro il 15 dicembre. Un'ulteriore proroga che incrementa l'ingorgo di scadenze a dicembre complicando ulteriormente il lavoro degli uffici comunali e, a cascata, la vita dei contribuenti. In questo panorama in continua evoluzione, una buona notizia per gli enti arriva dalla camera, dove, rispondendo a una risoluzione dei deputati Pd Gian Mario Fragomeli e Marco Causi, il governo ha chiarito che i sindaci che hanno già approvato il bilancio non saranno costretti a riapprovarlo per recepire le ultime novità normative nei regolamenti sulle entrate tributarie.
Basterà procedere a variazioni di bilancio. Il Mef ha anche confermato (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi il 15 novembre) che «non ha intenzione di emanare una risoluzione» per distinguere, sulla base di un criterio strettamente cronologico, i comuni che possono continuare ad applicare la Tarsu o la Tia da quelli che invece sarebbero costretti a rimanere col regime Tares. E la ragione sta proprio, come invocato da Fragomenli e Causi, nella necessità di evitare disparità di trattamento tra gli enti. Tuttavia, in linea con quanto risposto nel question time alla camera lo scorso 13 novembre (si veda ItaliaOggi del 14/11), il dipartimento delle finanze ha ribadito la tesi secondo cui i comuni non potrebbero ripristinare tout court i vecchi prelievi sui rifiuti, ma solo applicare i criteri di calcolo del 2012 restando però all'interno del regime giuridico della Tares.
Le Finanze non hanno condiviso la richiesta dei deputati Pd di consentire ai comuni la chance di tornare a tutti gli effetti alla Tarsu (o alla Tia) solo per quest'anno. Si tratterebbe infatti di «ripristinare un regime pregresso che dovrà essere comunque abbandonato in un breve lasso di tempo» (nel 2014 dovrebbe debuttare la Tari, ossia la componente rifiuti del Trise). Su questo punto il governo deciderà oggi se accogliere o meno la tesi del dipartimento guidato da Fabrizia Lapecorella.
E sempre oggi il Mef dovrà sciogliere le riserve su un altro nodo delicato sollevato dalla commissione finanze di Montecitorio. Visti i tempi ristretti (5 giorni lavorativi) tra la dead line per la pubblicazione sul sito web delle delibere con aliquote e detrazioni Imu (9 dicembre) e la scadenza per il pagamento della seconda rata (16 dicembre), la VI commissione ha chiesto al governo di valutare l'opportunità di riconoscere un pagamento in due tranche per i contribuenti dei comuni che non hanno pubblicato sul proprio sito le delibere entro il 20 novembre. La soluzione proposta prevede di far pagare entro il 16 dicembre il 50% dell'Imu dovuta per il 2012, «salvo conguaglio da effettuare nel mese di giugno 2014, sulla base delle aliquote pubblicate entro il 9 dicembre».
Se far scattare e (quando) la clausola di salvaguardia e come chiudere sul saldo Imu, il confronto, all'interno dell'Esecutivo e non solo, è ancora aperto. Le variabili sarebbero più di una. Ad esempio sulla cancellazione della seconda rata si è riaperta, politicamente, la partita sui terreni e i beni strumentali agricoli, che per ora il Governo ha previsto di riportare alla cassa. Come più volte anticipato e mai ufficialmente smentito dall'Esecutivo, far pagare il saldo ai proprietari di terreni e fabbricati rurali consentirebbe al Governo di ridurre da 2,4 a poco più di 2 miliardi la dote da recuperare per cancellare l'Imu su abitazioni principali e alloggi popolari. Ma potrebbe provocare più di un imbarazzo politico al Nuovo centro destra, di cui fa parte proprio il ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo. In questo senso sarebbe in corso una pausa di riflessione all'interno dell'Esecutivo sul destino dell'Imu per gli agricoli.
L'affaire agricoltura si intreccia a doppio filo con il problema del rimborso ai sindaci dell'Imu sulla base delle (maggiori) aliquote 2013, come chiedono i Comuni, e non sui valori 2012 come finora ipotizzato dall'Esecutivo. Il nodo potrebbe trovare soluzione già oggi nel corso di un incontro tecnico all'Economia: il problema, ovviamente, è nelle coperture, e tra i tecnici si studia anche l'ipotesi di mettere in campo una sorta di "accertamento convenzionale" degli aumenti Imu intervenuti nel 2013, che sarebbero poi erogati davvero solo nel 2014. Ma c'è da risolvere il nodo della liquidità per i sindaci.
Anche la seconda rata Imu va in soffitta. Ma non per tutti. A differenza di quanto previsto dal decreto di fine agosto (dl 102/2013) che aveva fatto pagare solo i proprietari di abitazioni di lusso, esonerando dalla prima rata tutte le altre abitazioni principali e i proprietari di terreni agricoli e fabbricati rurali strumentali, il saldo del 16 dicembre potrebbe chiamare alla cassa gli agricoltori.
Il condizionale è d'obbligo perché il testo del decreto legge che cancellerà la seconda rata non è ancora definitivo e sarà messo a punto oggi in una riunione tecnica tra i tecnici del Mef e quelli del Viminale. Per poi approdare sul tavolo del consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi domani. Il principale nodo da sciogliere sarà, come al solito, quello delle coperture.
Al momento tra maxi-acconti fiscali e rivalutazione delle quote di Bankitalia, il governo sembra aver racimolato non più di 2 miliardi. Troppo poco per esonerare dalla seconda rata terreni e fabbricati agricoli (il cui gettito vale 325 milioni), ma anche per esaudire le richieste dei sindaci che da mesi chiedono rimborsi calcolati non sulle aliquote 2012, ma su quelle 2013 in molti casi più elevate.
Una partita stimata in mezzo miliardo di euro, ma il cui costo è destinato a crescere di giorno in giorno fino al 30 novembre (termine ultimo per l'approvazione dei bilanci locali), tanto che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l'extragettito reclamato dai comuni avrebbe già superato quota 800 milioni. E così potrebbe profilarsi una soluzione di compromesso: rimborsare subito il gettito Imu calcolato su aliquota 2012, rimandando al 2014 il pagamento del surplus generato dall'applicazione delle aliquote 2013.
Un'ipotesi però respinta subito come «inaccettabile» dall'Anci che domani incontrerà il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni. «Chiederemo al ministro di mantenere le promesse», ha dichiarato a ItaliaOggi il vicepresidente Alessandro Cattaneo, «perché questo è stato un anno particolarmente delicato per i sindaci che, oltre ad aver perso l'Imu, hanno dovuto sopportare oltre 2 miliardi di tagli dalla spending review». «Se alla fine i rimborsi dovessero essere calcolati sulle aliquote 2012», prosegue il sindaco di Pavia, «il governo si esporrebbe a una pioggia di ricorsi davanti alla Consulta perché chi ha aumentato le aliquote entro il 30 novembre lo ha fatto legittimamente sfruttando una possibilità riconosciuta dalla legge a tutti gli enti».
Vista l'incertezza sull'entità dei rimborsi, destinata a sciogliersi solo a ridosso della dead line sui bilanci, il governo sembra orientato a riconoscere ai comuni una deroga specifica, consentendo variazioni di bilancio entro il 15 dicembre. Un'ulteriore proroga che incrementa l'ingorgo di scadenze a dicembre complicando ulteriormente il lavoro degli uffici comunali e, a cascata, la vita dei contribuenti. In questo panorama in continua evoluzione, una buona notizia per gli enti arriva dalla camera, dove, rispondendo a una risoluzione dei deputati Pd Gian Mario Fragomeli e Marco Causi, il governo ha chiarito che i sindaci che hanno già approvato il bilancio non saranno costretti a riapprovarlo per recepire le ultime novità normative nei regolamenti sulle entrate tributarie.
Basterà procedere a variazioni di bilancio. Il Mef ha anche confermato (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi il 15 novembre) che «non ha intenzione di emanare una risoluzione» per distinguere, sulla base di un criterio strettamente cronologico, i comuni che possono continuare ad applicare la Tarsu o la Tia da quelli che invece sarebbero costretti a rimanere col regime Tares. E la ragione sta proprio, come invocato da Fragomenli e Causi, nella necessità di evitare disparità di trattamento tra gli enti. Tuttavia, in linea con quanto risposto nel question time alla camera lo scorso 13 novembre (si veda ItaliaOggi del 14/11), il dipartimento delle finanze ha ribadito la tesi secondo cui i comuni non potrebbero ripristinare tout court i vecchi prelievi sui rifiuti, ma solo applicare i criteri di calcolo del 2012 restando però all'interno del regime giuridico della Tares.
Le Finanze non hanno condiviso la richiesta dei deputati Pd di consentire ai comuni la chance di tornare a tutti gli effetti alla Tarsu (o alla Tia) solo per quest'anno. Si tratterebbe infatti di «ripristinare un regime pregresso che dovrà essere comunque abbandonato in un breve lasso di tempo» (nel 2014 dovrebbe debuttare la Tari, ossia la componente rifiuti del Trise). Su questo punto il governo deciderà oggi se accogliere o meno la tesi del dipartimento guidato da Fabrizia Lapecorella.
E sempre oggi il Mef dovrà sciogliere le riserve su un altro nodo delicato sollevato dalla commissione finanze di Montecitorio. Visti i tempi ristretti (5 giorni lavorativi) tra la dead line per la pubblicazione sul sito web delle delibere con aliquote e detrazioni Imu (9 dicembre) e la scadenza per il pagamento della seconda rata (16 dicembre), la VI commissione ha chiesto al governo di valutare l'opportunità di riconoscere un pagamento in due tranche per i contribuenti dei comuni che non hanno pubblicato sul proprio sito le delibere entro il 20 novembre. La soluzione proposta prevede di far pagare entro il 16 dicembre il 50% dell'Imu dovuta per il 2012, «salvo conguaglio da effettuare nel mese di giugno 2014, sulla base delle aliquote pubblicate entro il 9 dicembre».
El_Peco- Messaggi : 272
Data d'iscrizione : 08.04.11
Re: aliquote imu 2013
decreto legge...da convertire in legge...con tutti i rischi propri della conversione in legge ...
un decreto incognita...
un decreto incognita...
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
informazione
Scusate, forse la domanda è sciocca...ma abbiamo visto che questo forum è molto efficiente ed interessante; ci siamo quindi chieste se fosse gratuito considerato la competenza di chi scrive. Grazie
MONICAPATTY- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 19.11.13
francodan- Messaggi : 6152
Data d'iscrizione : 07.10.10
Località : 4 comuni e una unione in bassa lomellina
complimenti
Grazie. Ci permatta di ringraziarLa e di farle infiniti complimenti per la Sua competenza.
MONICAPATTY- Messaggi : 54
Data d'iscrizione : 19.11.13
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