scioglimento segreteria convenzionata

Buonasera,
ho un problema in merito allo scioglimento della segreteria convenzionata tra il mio comune x (capofila a 12 ore, di 4400 abitanti) e l' altro comune y (a 24 ore, di 9000 abitanti) che ha deciso di recedere unilateralmente ed anticipatamente.
L'amministrazione del mio comune capofila si è attivata per trovare un nuovo partner ma lo avrebbe trovato per un numero di ore inferiori e quindi ci ritroveremo ad avere il segretario in capo per 24 ore e il nuovo comune entrante per sole 12 ore.
In qualità di responsabile dell'area finanziaria ho fatto presente che così non riusciamo a sostenere la spesa ed a rispettare il limite spese personale anno 2013.
Mi chiedevo ma se non troviamo nessuno con cui convenzionarci o se troviamo qualcuno ad un numero di ore non opportuno dobbiamo per forza di cose supportare la maggiore spesa? Qual'è la normativa che regola i segretari in questo caso? non è possibile pagarlo solo per le ore che riusciamo a sopportare dal punto di vista di rispetto della spesa? non esistono forme di mobilità anche per i segretari?
Ringrazio anticipatamente delle indicazioni che mi fornire.

dpanighel

trattandosi di lavoratori come altri della nostra stessa razza ( intendo umana) occorre nel caso gioco forza rispettare il limite di spesa di personale e come scrivi...è possibile pagarlo solo per le ore che riusciamo a sopportare dal punto di vista di rispetto della spesa

In difetto richiedete il numero delle ore e lasciate per il resto in carico all' unita' di missione il segretario che peraltro ha il contratto con l'ex agenzia e non con il comune

Scusate mi sfugge una cosa...posso pagarlo solo per le ore che il mio bilancio regge e per il resto chiedere ...l'unità di missione...di cosa si tratta? come posso fare? devo farlo io o il mio segretario?
Tra l'altro quest'ultimo continua a sostenere che se non ci accontentiamo del male minore, ossia una convenzione con un numero di ore che comunque non supportiamo, l'alternativa è averlo in carico per l'intero!
Se poi la convenzione la vogliono portare lo stesso in consiglio cosa mi resta da fare? solo un parere contabile negativo e poi si vedrà. Giusto?
Grazie

... è averlo in carico per l'intero ...come no basta che venga gratis.

l'UNITA' DI MISSIONE ( EX Ages) PRESSO LE PREFETTURE E' IL DATORE DI LAVORO DEEI SEGRETARI E NON L'ENTE, E' UN LORO PROBLEMA

non esistono forme di mobilità anche per i segretari?



scusi cominci a ridursi la sua indennità !!!!!

"In difetto richiedete il numero delle ore e lasciate per il resto in carico all' unita' di missione il segretario che peraltro ha il contratto con l'ex agenzia e non con il comune "

la situazione non è fattibile

quel comune insieme ad altri comuni deve garantirire le 36 ore tale essendo l'orario del segretario ......l'ex ages interviene se in segretario viene collocato in disponibilità...allora quel comune richiederà un segretario reggente per un certo periodo di mesi e nel frattempo dovrà indire il bando per una nuova copertura da singolo o associato....

Dal sito Alma Centro Servizi:

Il sindaco di un comune, chiedendo delucidazioni in merito all’applicazione dell’art.1, comma 557 della L. n.296/06 in materia di contenimento della spesa di personale, illustra alla Corte il caso specifico nel quale, a seguito della cessazione di una convenzione per la gestione associata della funzione di segreteria fra tre comuni a causa del recesso unilaterale esercitato da uno dei Comuni diverso dall’Ente richiedente, quest’ultimo verrebbe di fatto a vedersi addossare la retribuzione del Segretario Comunale per intero, essendo Comune Capofila.

Il sindaco chiede, quindi, se il conseguente incremento della spesa di personale oltre i limiti indicati dall’art.1, comma 557 della L. n.296/06 possa ritenersi giustificato dal rispetto delle altre norme vigenti che vietano al Sindaco di rimuovere il Segretario Comunale al di fuori dei casi in cui il medesimo abbia commesso gravi inadempienze. Chiede, inoltre, se l’Ente possa “imporre al proprio personale il servizio convenzionato su più Enti”.

La Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Lazio, affronta la questione con la deliberazione n.199/2013/PAR.

La Corte richiama la deliberazione emanata in funzione di nomofilachia dalla Sezione delle Autonomie (del n. 17/SEZAUT/2013/QMIG depositata il 26 luglio 2013) riguardante l’analogo caso della utilizzazione di un Segretario Comunale in regime di convenzione tra tre Comuni. La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, pronunciandosi sulla questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per la Basilicata n.51/2013/SRCBAL/QMIG del 28 marzo 2013, ha enunciato il seguente principio di diritto: “L’onnicomprensività della nozione spesa di personale, da intendere ai fini del rapporto strutturale tra la spesa di personale e la spesa corrente, ex all’art. 76, comma 6 del d.l. 112/2008, convertito dalla legge n.133/2008, importa che nel caso dell’utilizzo del segretario in convenzione, la spesa imputata all’ente capofila deve essere calcolata in virtù del rapporto organico che intercorre con l’ente di appartenenza, considerando l’intero importo”.

In conclusione, considerato che la stipula della convenzione ha la ratio di incentivare la riduzione della spesa del personale anche ai fini di garantire il rispetto della normativa oggetto di interpretazione, ne consegue che le vicende modificative o estintive del rapporto convenzionale non esimono l’Ente dal rispetto dei vincoli di legge posti dall’art. 1, comma 557, della L.296/2006 (L.F. 2007), anche considerato che il Comune richiedente supera i 5.000 abitanti.

L’Ente è tenuto a farsi carico in via transitoria dell’incremento della spesa del personale occasionalmente conseguente al recesso di altro Comune dalla convenzione avente per oggetto l’esercizio delle funzioni di Segretario Comunale -non potendo tale evenienza condurre alla risoluzione del rapporto lavorativo- detto incremento non potrà poi costituire parametro di riferimento per il computo della spesa di personale negli esercizi successivi, che dovrà comunque essere ridotta in modo da essere ricondotta nell’alveo fisiologico del rispetto dell’art.1 comma 557, della L.296/2006.

Quanto al quesito se l’Ente possa imporre al proprio personale il servizio convenzionato su più Enti, esso è da ritenere inammissibile, rientrando nell’ambito delle scelte discrezionali di politica gestionale facenti capo all’Amministrazione, cui incomberà peraltro il dovere di adottare tutte le misure che riterrà necessarie a neutralizzare –anche con politiche compensative- gli effetti negativi delle evenienze negativamente incidenti sul computo della spesa di personale di cui è stata tenuta a farsi carico in modo imprevedibile.