mobilita' personale polzia municipale

Un comune di 15.00 abitanti ha pubblicato un avvisio di mobilita' per vicecomandante della polizia locale categoria d posizione economica d1. Possono produrre domanda di partecipazione tutti i concorrenti inquadrati in categoria d senza titolo di laurea.L'avviso di mobilita' presuppone che la scelta tra i partecipanti venga effettuata attribuendo un punteggio max di 40 per i titoli di servizio, curriculum, titoli di studio, riavvicinamento residenza , ricongiungimento famigliare ed un punteggio di 60 a seguito di valutazione della professionalita' nel colloquio.
Cio' premesso onsiderando che con la mobilita' si verifica la cessazione di un contratto di lavoro di natura privatistica è legittima la procedura di mobilita' che si concretizza con una vera e propria prova concorsuale ( colloquio mascherato da prova orale) visto il punteggio superiore attribuito al colloquio piuttosto che ad altri aspetti oggettivi? la procedura di mobilita' non dovrebeb prevedere semplicemente un colloquio motivazionale e non anche una prova concorsuale o paraconcorsuale visto che non si tratta di assumere un nuovo dipendente?
Altresi' è leggittimo che il posto eventualmente venga ricoperto da un sogegtto gia' inquadrato in cat d posizione economica d3 che attraverso la mobilita' andra' inquadrato in una categoria ecomica inferiore d1?

Occorre chiarire che la mobilita' riguarda una posizione economica , nel caso la D , e trattandosi di mobilita' tutti coloro in possesso della categoria D , giuntivi con o senza laurea, vi possono accedere.
...con la mobilita' si verifica la cessazione di un contratto di lavoro di natura privatistica ... e tanto non e' vero poiche' con la mobilita' si cede un contratto da un datore di lavoro all'altro e non si cessa alcun rapporto di lavoro .
Le prove selettive alla mobilita' sono determinate dall'ente ricevente e ai fini della trasparenza ogni verifica della professionalita' e' sicuramente ammessa e pensabile.
Se il posto messo in mobilita' e' un D1 nulla vieta che vi partecipi legittimamente un D3 economico o anche un D6 economico poiche' e' sufficiente sia un ingresso D1 alla categoria e non un accesso D3 giuridico

le considerazione da lei mosse hanno una loro logica ma mi lasciano perplessa:
la mobilità volontaria non comporta la "costituzione di un nuovo rapporto", ma solo il "trasferimento della titolarità di un rapporto di lavoro già esistente" da un'Amministrazione a un'altra, per cui la sottoposizione della mobilità a regole di evidenza pubblica costituisce un'eccezione non di poco conto al principio di "gestione dei rapporti lavorativi di natura privatistica con i poteri del privato datore di lavoro" ( ).
Non va, infatti, dimenticato che si tratta pur sempre della cessione di un rapporto di lavoro di natura privatistica al quale il dipendente ceduto ha avuto già accesso previo esperimento e superamento di un pubblico concorso che ne ha attestato l'idoneità alle mansioni/funzioni da svolgere e a questi ha conferito una specifica "qualifica" (ovvero, con la sola eccezione della dirigenza, rectius, l'inquadramento in una specifica categoria) e "area professionale" ( ).
Per cui non trovo legittimo che si possano esperire avvisi di mobilita' che mascherano dei nuovi pubblici concorsi e che le amministrazioni continuino a selezionare ins ede di "mobilita" il personale sottoponendolo adelle vere e proprie prove concorsuali volte a verificare a idoneita' alle funzioni da svolgere quando questo gia' è avvenuto.

Cio' che dici e' vero ma il problema e' altro ovvero non di verificare se il soggetto sia in posesso della professionalita' che come scrivi, gia' possiede poiche' a superato un pubblico concorso, ma di slezionare piu' pretendenti al posto con criterio di evidenza pubblica per stabilire chi sia piu' meritevole.
In caso infatti di unica domanda un semplice colloqio e' sufficiente poiche' cade il principio selettivo