Comune, segretario a tempo pieno.Proteste a Mariano: «Uno spreco»

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/preview/Cronaca/comune-segretario-a-tempo-pieno-proteste-a-mariano-uno-spreco_1014774_838/?attach_a_tags_1


...scritto dal dirigente ..... allegato al bilancio di previsione 2014, dove si dice che l’ipotesi, per l’anno prossimo, di un segretario comunale non più convenzionato con il Comune di ...................... - come invece è adesso per .... - «oltre ad apparire del tutto in controtendenza rispetto all’evoluzione della disciplina nazione che prevede l’abolizione di tale figura – si legge -, ha un effetto dirompente sui costi del personale....


dicono che il collega ora diriga .....il traffico....scherzo. Comunque complimenti anche se non ha fatto altro che dare un parere contabile ( con un pizzico di politica)

http://www.forumsegretari.emunicipio.it/jsps/382/Home_page/501/Blog.jsp?topic=2471

il parere contabile non implica valutazioni politiche (merito ) che sono prorie della programmazione affidata agli organi politici ....e a quanto ho letto in quel comune assumendo il segretario atempo pieno non sforano la spesa di personale.
poi ognuno la vede come dicevano i latini
pro domo sua

Secondo me il vero spreco è lo stipendio che i Comuni pagano a certi dirigenti....

vabbe' dai segretari vs dirigenti e' comunque una guerra plausibile ( tra ricchi se mi e' permesso) anche se come tutte le guerre tra categorie non porta da nessuna parte

Paolo Gros ha scritto:vabbe' dai segretari vs dirigenti e' comunque una guerra plausibile ( tra ricchi se mi e' permesso) anche se come tutte le guerre tra categorie non porta da nessuna parte

Hai ragione .Per cui...discussione inutile.

il discorso è diverso ...qui si discute se un parere contabile possa comportare implicazioni e valutazioni politiche ...
per il resto mi limito ad osservare che il range di stipendi dei segretari vanno dai 2200 2500 netti della fascia C in unico comune a cifre 3/4 volte superiori dei segretari dei grandi comuni....
al pari della differenza tra responsabili di servizi di piccoli comuni e dirigenti di grandi comuni....
quindi in certi casi l'omegeneità è solo nel nome ,non nei fatti e nella situazione concreta

Franca Biglio intervento su segretari comunali, unioni, digital divide, centrale unica di committenza etc. etc.


http://www.radioradicale.it/scheda/421670/commissione-affari-costituzionali-del-senato


fonte

http://www.forumsegretari.emunicipio.it/jsps/382/Home_page/501/Blog.jsp?topic=2506

qualche numero concreto (ometto ovviamente la denominazione dei comuni) - sono dati reali

1 comune di abitanti 8.000 = € 70.000 lordi
1 comune di abitanti 20.000 = € 85.000 lordi
2 comuni (abitanti 1.500 + 200) = € 60.000 lordi
2 comuni (abitanti 2.500 + 300) = € 70.000 lordi
2 comuni (abitanti 8000 + 5.000) = € 74.000 lordi

L’ANPCI audita in Commissione Affari Costituzionali del Senato sul Disegno di Legge n. 1577 “Riforma della Pubblica Amministrazione”Riforma della Pubblica Amministrazione.
AUDIZIONE ANPCI - COMUNICATO

Il 23 settembre 2014, alle 13,30, la 1^ Commissione Affari Costituzionali del Senato ha audito una delegazione dell’ANPCI, guidata dalla Presidente Franca Biglio, sull’AS 1577 “Riforma della Pubblica Amministrazione” (Rel. Sen. Pagliari).
Sulla base della posizione elaborata dagli organi ufficiali dell’ANPCI, sono stati esposti i punti di critica e le richieste di modifica del testo del d.d.l.
In particolare, la Presidente ha rimarcato quanto segue:
1°. Eliminazione, dal testo in discussione, e dalla legge n. 56 (Delrio), dell’obbligatorietà della costituzione delle Unioni e delle Convenzioni, per i Comuni con meno di 5.000 abitanti, per la gestione dei servizi pubblici locali e delle funzioni amministrative proprie, e delegate, del Comune. I Comuni devono essere lasciati liberi di associarsi, nel rispetto dei costi standard, nei tempi e nei modi che essi ritengono opportuni e necessari per la loro utilità, nel raggiungimento dell’obbiettivo di efficacia, efficienza, economicità. Constatiamo che lo Stato ha già speso, per le Unioni, enormi ed inutili risorse finanziarie improduttive di effetti concreti. Risorse sottratte ingiustamente agli altri piccoli Comuni. L’obbligo per le unioni e convenzioni imposto con un limite minimo di 10.000 abitanti, per i comuni non montani e con un limite minimo di 3000 abitanti per i comuni montani porta spesso al superamento dei valichi nei Paesi di montagna dove le comunità sono assai sparse. Insomma, tutti i provvedimenti portano più allo spopolamento ed alla desertificazione delle montagne, delle colline e delle valli che non alla valorizzazione delle risorse umane ed economiche e sociali della specificità dell’Italia e della sua articolazione fisica ed orografica;
2°. Dismissione da parte di Governo e Parlamento della legificazione a pioggia sugli Enti locali con la messa in discussione in un giuoco perpetuo dei traguardi raggiunti dai piccoli Comuni e delle loro Comunità. Dal 1990 ad oggi gli enti locali hanno visto almeno 6 provvedimenti legislativi l’anno interessarli, senza dire dello sconvolgimento del d.lgs. 18 agosto 2000, n.267 e s.m. ad ogni passaggio di legge in Parlamento; sino all’obbligo del Patto di stabilità per i Comuni da 1001 ab. a 5000 ab. ed a forme di contabilità e forme di comunicazione coi Ministeri sempre più pensate per enti grandi, nonchè alla normativa in materia di appalti che ha visto, dal 2006 ad oggi, una modifica ogni 36 giorni. Senza considerare infine che al termine dell’esercizio finanziario 2014, non si hanno certezze sui trasferimenti statali dell’esercizio 2013.
3°. Graduazione dei processi obbligatori di informatizzazione dei soggetti pubblici e privati per la completa digitalizzazione del sistema di comunicazione pubblica e privata, affinchè si tenga conto delle popolazioni anziane abitanti sul territorio, specie montano, e non necessariamente esperte di computer e di dispositivi automatici di comunicazione, atteso che la c.d. Banda Larga in molte parti d’ Italia non solo non è mai arrivata, ma rappresenta una vera utopia;
4°. Eliminazione della centrale unica di committenza nella forma vigente, per appalti, acquisti di servizi e forniture, e restituzione agli Enti locali minori di 5.000 abitanti del potere di negoziare liberamente sino a Euro 40.000,00, evitando l’attuale aggravio di spesa ed i disservizi che si sono già manifestati senza dire del danno sostanziale prodotto all’economia reale del territorio;
5°. Precisazione giuridica erga omnes di che cosa è servizio pubblico di competenza del Comune, ripristinando i termini di legge del T.U. del 1925, per evitare che le popolazioni si trovino vessate e sottratte dai beni naturali per la loro sopravvivenza, in una visione pseudo privatistica ed imprenditoriale, che nulla ha a che vedere con lo statuto dell’Imprenditore, ma solo l’obiettivo di sottrarre risorse primarie al territorio (Es. acqua, ecc.);
6°. Eliminazione delle norme che sopprimono il ruolo dei Segretari Comunali, figura altamente qualificata indispensabile per i piccoli comuni, per farne una dirigenza spuria e senza destino di circa 6.000 lavoratori dirigenti specializzati, con il solo obiettivo di continuare a centralizzare tutto e tutti presso la Presidenza del Consiglio, in violazione dei principi costituzionali del decentramento di cui all’art 5 della Costituzione italiana. Quindi, modificazione di tutte le norme che peggiorano i rapporti di lavoro dei pubblici dipendenti, aggrediti da una legislazione che da oltre 5 anni ha bloccato le retribuzioni ed anche la contrattazione integrativa decentrata, mettendo in difficoltà l’organizzazione del lavoro delle amministrazioni locali minori per la utilizzazione degli incentivi e del salario accessorio;
7°. Riflessione sulla confusione già creata da SCIA e DIA ed altre forme del genere; nonchè delle Conferenze dei Servizi che dal 1990 ad oggi ben poco hanno prodotto, a volte facendo più confusione che altro, scaricando poi le responsabilità sugli Amministratori Locali. Il vizio della c.d burocratizzazione sta nelle fonti delle leggi e non nell’azione amministrativa degli Enti Locali: i Comuni hanno solo l’obbligo giuridico di conformarsi a pena di gravi sanzioni penali, civili e amministrative;
8°. Sensibilizzazione sul fatto che il territorio del Paese è per il 72 % dei piccoli Comuni che senza risorse e con lo spopolamento rischiano vieppiù il dissesto idrogeologico: sarebbe meglio prevenire che intervenire a piangere i morti ed i disastri con la protezione civile ex post. Risanare la montagna, dragare i fiumi, valorizzare l’agricoltura e le foreste, nonchè la zoologia autoctona è il vero compito dello Stato;
9°. Eliminazione dal testo del d.d.l. la proposta di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato come ultimo baluardo di tutela delle foreste e degli Enti Parco Nazionali;
10°. Mantenere un rapporto immediato continuo con ANPCI: i veri rappresentanti dei piccoli Comuni e non astrattamente con la sola ANCI che rappresenta spesso e volentieri interessi contrastanti delle esigenze reali delle popolazioni locali che vivono nei piccoli Comuni.
In dettaglio sono stati consegnati alla Presidenza della Commissione i documenti specifici per materia.
Altra documentazione sarà fatta pervenire in e-mail alla Commissione e al relatore del d.d.l. in argomento.
Si fa riserva di ulteriori comunicazioni sull’attività istituzionale.

Roma, lì 24.09.2014

La Presidente
Franca Biglio

ha audito ....con una orecchia e tutto uscira' dall'altra...

"ha audito ....con una orecchia e tutto uscira' dall'altra..."
Probabilmente andrà a finire così.
Comunque un intervento molto chiaro,semplice,"pratico" e mirato,da parte del Presidente di un'associazione che da sempre combatte a favore dei piccoli Comuni e che voglio ringraziare da questo forum.

non credo caro Ivano che il presidente dell'associazione piccoli comuni si abbassi a leggere il forum , comunque mi associo ai complimenti anche se debbo dire nonostante le tante battaglie i risultati sono davvero pochi pochi pochi

Dal sito ANPCI :
“SINDACI ANPCI SPINA NEL FIANCO DI FASSINO CHE RITRATTA”
Fassino non era quello che proponeva la riduzione dei comuni dagli attuali 8000 a 2500 attraverso fusioni e unioni di comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti?
Bene ora l’anci, a scarso di idee e di argomenti ha sposato completamente i nostri concetti “copiando” alla lettera la nostra stessa espressione.
Siamo noi quelli che, in tutte le relazioni, in tutte le osservazioni e rivendicazioni, hanno sempre sostenuto, scritto e detto, in tutte le lingue, che “L’ASSOCIAZIONISMO dei servizi NON DEVE ESSERE CALATO DALL’ALTO, MA GENERATO DAL BASSO”
LEGGETE, LEGGETE CARI COLLEGHI: C’E’ DA DIVERTIRSI!!!   
Un caro saluto a tutti
Franca
O PC@FAST: AGGIORNAMENTO PROVVEDIMENTI E COMUNICAZIONI DI INTERESSE DEI PICCOLI
PICCOLI COMUNI - RIUNIONE DELLA CONSULTA ANCI, AI LAVORI HA PRESO PARTE IL PRESIDENTE FASSINO
[16-09-2014]
Si e’ svolto questa mattina in ANCI un incontro della Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni e del Coordinamento Nazionale delle Unioni di Comuni per discutere dell’organizzazione della prossima Conferenza Nazionale dei Piccoli Municipi, che si svolgera’ il prossimo 5 novembre a Milano. Ai lavori, presieduti dal Coordinatore nazionale, Mauro Guerra, ha preso parte anche il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino, oltre i numerosi Coordinatori regionali ANCI dei Piccoli Comuni e delle Unioni.
Guerra nella sua introduzione ha messo a fuoco i temi piu’ caldi che riguardano i Piccoli Comuni, anche in vista della prossima legge di stabilita’, a partire dal dibattito sull’associazionismo e sulla gestione associata dei servizi.
‘Sull’andamento di questi processi hanno pesato sicuramente gli irrigidimenti e le numerose modifiche normative accavallatesi negli ultimi anni. L’associazionismo comunale non deve calare dall’alto ma – ha sottolineato Guerra – deve nascere dal basso, utilizzando gli strumenti gia’ previsti dalla normativa, Convenzioni, Unioni, fusioni ove ci siano le condizioni, altrimenti si resta all’ingegneria formale che non assicura alcun risultato ma anzi compromette ulteriormente situazioni gia’ di estrema difficolta’’‘.
Per il Coordinatore ANCI, quindi, il primo passo da compiere e’ quello di semplificare il quadro normativo. ‘‘Serve maggiore autonomia sotto il profilo fiscale, cosi’ da costruire un nuovo sistema di perequazione che tolga di mezzo il
fondo di solidarieta’ che non ha funzionato’‘, ha affermato Guerra. Il tutto accompagnato ‘‘da un sistema semplice di finanza locale che elimini in modo definitivo il patto di stabilita’, e dall’effettiva conquista per i Comuni di un’autonomia ordinamentale ed organizzativa’‘.
Queste considerazioni sono state pienamente condivise nel suo intervento dal Presidente ANCI, Piero Fassino, il quale ha affermato che il vero problema in tema di associazionismo non e’ ‘‘di far sparire i Comuni piu’ piccoli, quanto invece di dare loro gli strumenti piu’ adeguati per essere piu’ forti e per garantire sempre migliori servizi ai cittadini’‘. Per Fassino la questione centrale e’ e resta quella dell’adeguatezza delle compagini comunali: ‘‘Ogni entita’ amministrativa deve essere messa nelle condizioni di dotarsi di ambiti di governance piu’ adeguati per esercitare nel modo migliore le sue funzioni ed offrire migliori servizi ai cittadini. I processi di cooperazione intercomunale, in particolare attraverso gli strumenti della convenzione e dell’Unione, possono essere la strada da percorrere in autonomia da parte degli Enti ed anche un concreto aiuto per tutelare concretamente le singole identita’ storiche e culturali dei Comuni.
‘‘L’attuale quadro legislativo certo non incoraggia lo sviluppo delle gestioni associate e delle Unioni di Comuni. La battaglia da fare per rilanciare le gestioni associate e’ quella di arrivare ad un nuovo strumento normativo che renda piu’ semplice e piu’ vantaggioso ai Comuni associarsi’‘, ha detto Fassino, proponendo un’azione specifica sostenuta dall’ANCI che tenga conto ‘‘del bilancio di quanto e’ stato realizzato di positivo negli ultimi anni su questo versante’‘.
In ogni caso per Fassino qualsiasi processo di Unione comunale non potra’ che attivarsi nel rispetto dell’Autonomia locale"
Come si dice in questi casi ? Ci sei o ci fai ?

mbe se la biglio non legge il forum sbaglia.
Visto che come scritto "L’ASSOCIAZIONISMO dei servizi NON DEVE ESSERE CALATO DALL’ALTO, MA GENERATO DAL BASSO” allora che senta la voce del basso, ma non quella dei sindaci, quella degli addetti ai lavori. Altrimenti andrà a finire che verranno fatte norme totalmente scollegate dalla realtà.

Poi nel documento vengono affronate varie questioni, nulla si dice sui resposabili dei servizi finanziari e tributari (mentre si accora per le sorti dei segretari comunali che come noto si suddividono anche tra cinque comuni ma risultano come dice lei indispensabili "....figura altamente qualificata indispensabile per i piccoli comuni...."...mah..).

Io ho una mia idea sul perchè la Biglio difenda i segretari...

E' il solito discorso in una famiglia uno porta a casa i soldi, gli altri spendono e spandono , e tale unico fattore produttivo viene nanche bastonato.

Come tutte le cose il probelma è economico. ci sono i soldi si fa, non ci sono..saluti a tutti...

ps.
CV di Fassino
http://www.huffingtonpost.it/2014/09/23/curriculum-fassino-assessori_n_5868142.html?utm_hp_ref=mostpopular

con tutto il rispetto per il lavoro dei segretari come per tutti gli altri colleghi pubblici dipendenti, ritengo necessaria una riflessione

nel tempo e negli anni la figura del segretario comunale ha subito un profondo cambiamento del ruolo effettivo presso il comune di competenza

senza fare una storia lunga e noiosa per tutti, diciamo che oggi 25-09-2014, i settori o aree più importanti e con maggiori responsabilità della pa, hanno un responsabile, diverso dal segretario, che è di fatto l'unico a dover rispondere del proprio operato

la figura del segretario comunale, in alcuni casi responsabile area amministrativa/segreteria, è pertanto, a mio avviso, equivalente alle altre figure apicali

quello che ovviamente fa discutere è, in moltissimi casi, la differenza di "remunerazione" tra i segretari e gli altri responsabili di servizio, che definirei "importante"

è da evidenziare inoltre che molto spesso la figura del segretario comunale è una figura "poco operativa" nel senso che il personale l'ufficio segreteria o amministrativo si trova nella necessità di dover assistere e mettere in pratica le direttive del segretario (scrivere delibere, relazioni, documenti, inserire dati nelle piattaforme informatiche ormai lavoro quotidiano di tutti noi)

negli altri settori della pa, molto spesso il responsabile di servizio è responsabile di se stesso o al massimo con mezza persona o 1 persona, per fare tutto il lavoro d'ufficio, ed è sempre lo stesso responsabile che opera direttamente, quasi sempre senza alcuna assistenza (da tutti i documenti scritti, dalle varie piattaforme informatiche, programmi di calcolo e simulazione ecc.)

la conclusione che mi sento di fare è la seguente :

- si possono ancora permettere le pa, soprattutto piccole e medio piccole (5000 con meno di 5.000 abitanti e 6.800 comuni con meno di 10.00 abitanti) di pagare compensi così elevati, per figure che molto spesso sono dei "consulenti legali e amministrativi" dell'amministrazione, e con responsabilità effettive di fatto residuali ?

questo è ovviamente un ragionamento generale per tutte quelle figure che oggi nella pa, hanno grandi remunerazioni a fronte di responsabilità di fatto residuali, e molto spesso con una operatività diretta limitata

e come sempre, anche in tali categorie, ci sono soggetti che si meritano tutto il compenso che percepiscono

non voglio minimamente sminuire il lavoro di nessuno ed io per primo mi metto in discussione, ma fare solamente una riflessione a voce alta, insieme agli utenti del forum

Tranquillo Lucio, adesso Renzi ci elimina, così i Comuni risparmiano....però mica poi tanto, di solito, con le convenzioni, la spesa per il segretario è ripartita fra 3/4/5 o più comuni. quindi occorrerà individuare chi sarà quel poveretto che ci sostituirà quasi "a gratis", compreso andare in giunta e consiglio la sera almeno 2/3 volte a settimana...
Con tutto il rispetto, Lucio, e grazie per tutto quanto fai per questo forum.

In sostanza dovremmo temere che eliminino i segretari con la minaccia di dover lavorare al posto loro."..occorrerà individuare chi sarà quel poveretto che ci sostituirà quasi "a gratis", compreso andare in giunta e consiglio la sera almeno 2/3 volte a settimana.."

Mi sembra che il discorso non stia molto in piedi...In un rapporto ore lavoro-responsabilità e remunerazione all'interno della macchina comunaleil segretario si colloca al primo posto. Per merito, per privilegio, per competenza, per investitura divina, ..non si sa e soprattutto non e dato saperlo,

I segretari hanno giocato sull'equivoco di offire una prestazione non misurabile, altro che performance!!!

Se in un comune un segretario non lavora e non fa il suo dovere non è che il comune si ferma, la macchina va avanti.

Se in un comune un responsabile non lavora e non fa il suo dovere  che succede, indovinello??

Avevte voluto essere un "optional" della Pa (mentre ora si invoca la "figura apicale", eccovi il ben servito, la macchina comunale va avanti come ha sempre fatto, forse meno efficiente..ai posteri l'ardua sentenza, comuque facciamo questo tentativo, tra dieci anni potremo sempre ripensarci..

Se un segretario in un comune non lavora....; mai sentito parlare di spoil system? Gli altri invece se non lavorano,e ce ne sono , come in tutti gli apparati pubblici, continuano come prima...Comunque grazie per "l'optional", io frequento questo forum da tre anni e non mi sono mai permesso battute così nei confronti di alcuna categoria di dipendenti.

hai ragione collega ivano...ultimamente frequento meno questo forum e comincio a capire le ragioni

Chiedo scusa per il termine optional forse un po forte, ma il mio concetto, forse male espresso, era :

se si parla dell abolizione della figura del segretario allora gli enti si privano di una figura indispensabile o no? Se il segretario (per come oggi configurata) e una figura indispensabile,  allora noi tutti stiamo disquisendo del sesso degli angeli.

se un comune puo avere un segretario condiviso con altri quattro,per scelta e per rispramio, allora quanto e indispensabile tale figura?

sullo spoil ne è stato gia diuscusso a suo tempo ..

per francodan
"..hai ragione collega ivano...ultimamente frequento meno questo forum e comincio a capire le ragioni..."

Ma  cosa significa? detta cosi sembra che qui si parli dalla mattina alla sera di segretari.Saranno un adecina di post a fronte di circa altri 20.000 (sulle piu disparate ed a volte disperate materie)

uno,due ,tre post su 20000 ....è il contenuto che da fastidio...perchè si generalizza ...è un concetto già stigmatizzato anche dal fondatore del forum ma che ricorre in alcuni interventi
generalizzare da fastidio...e non è in linea con un forum che nasce per discutere e risolvere dei problemi dei comuni
se io leggo su un giornale ,e lo ho letto anche non di rado,che un ragioniere è rinviato a giudizio per ammanco ,non generalizzo
ognuno deve portare la sua esperienza
lei si trova male con il suo segretaro o ha esperienze negative si limiti li..
io invece con I resp finanziari collaboro bene ...

ok. ho espresso solo la mia opinione e, come nei post sopra, ho riportato anche quella di altri presa dal sito segretari comunali (http://www.forumsegretari.emunicipio.it/jsps/382/Home_page/501/Blog.jsp?topic=2506) per non far sentire solo la mia voce.

sul generalizzare..forse si, mi sono fatto predere la mano, ma di segratari ne ho visti un po e ne conosco un po, e saro sincero molto pochi sono quelli che "raccomandarei"(e non e solo la mia opinione).
ovvio lo stesso si potrebbe dire per i ragionieri..

Lo sanno anche le pietre la ragione per cui al premier stanno antipatici i segretari e li vuole abolire...... Adesso vedremo cosa deciderà la Corte dei Conti sul "grasso che cola"[va][espressione di renzi] a Firenze quando c'era Lui ...

Aggiungo che sono più di 30 anni che lavoro nei comuni e con i resp.finanz.ho sempre avuto ottimi rapporti e stima reciproca,mai alcun problema, neanche ultimamente e sappiamo quanto sia adesso molto più difficile "tirare avanti" con tutte le incombenze che ci piovono addosso giornalmente. Sarà che ho sempre lavorato in comuni piccoli,sotto i tremila ab.,dove i rapporti umani sono ancora importanti,anche con gli amministratori. Buona serata a tutti.

mi sento di dire solo ... i rapporti umani sono ancora importanti...tutto qui


per quanto invece..."hai ragione collega ivano...ultimamente frequento meno questo forum e comincio a capire le ragioni ."
mi dispiace davvero per la grande professionalita' dei segretari partecipanti ma del resto le implosioni, anche di cose utili come credo possa essere il forum, da qualche parte debbono pur iniziare ..............