TASI E COMODATO D'USO

Gent.mo Lucio Guerra,
Le chiedo il suo parere circa il comodato d'uso di un  IMMOBILE concesso al figlio che lo utilizza come abitazione principale, ai fini della TASI. Il regolamento TASI dell'Ente non disciplina il comodato d'uso, mentre il regolamento comunale IMU assimila all' abitazione principale il comodato d'uso  concesso ai parenti in linea retta, nei modi previsti dalla legge. Nel caso esposto,  chi utilizza l'immobile in posizione di comodato, dovrebbe pagare l'aliquota TASI come abitazione principale o  come seconda casa,anche se non regolamentato?
Il comodato d'uso ai fini TASI è necessario DISCIPLINARLO NEL REGOLAMENTO come è già stato fatto per l'IMU, per essere valido ai fini della tassazione come abitazione principale? Numerosi cittadini stanno ingolfando l'ufficio tributi, in questi giorni, per sapere la risposta in vista della scadenza della 1^del 16 ottobre p.v.

le possibilità di assimilazione sono le seguenti

prevedendo che l’agevolazione operi o limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500 oppure nel solo caso in cui il comodatario (chi riceve un bene in comodato) appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui.

- se l’agevolazione opera limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500

TASI

- fino a 500 euro aliquota abitazione principale

a) occupante dal 10 al 30%
b) possessore/i somma restante x quota di possesso

- oltre 500 euro aliquota altri fabbricati

b) possessore/i aliquota altri fabbricati (agevolazione opera fino a 500 euro RC) x quota di possesso

- se l’agevolazione si applica nel solo caso in cui il comodatario (chi riceve un bene in comodato) appartenga a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro annui.

TASI

- aliquota abitazione principale

a) occupante dal 10 al 30%
b) possessore/i somma restante x quota di possesso

ritengo che se il regolamento della componente IMU prevede l'assimilazione per comodato la situazione di trattamento impositivo "oggettivo" del bene immobile segua la stessa logica applicativa anche per la componente TASI, e quindi la logica applicativa del comodato si applica anche per la tasi, anche qualora non ci sia apposita previsione regolamentare dedicata

Esempio di calcolo :

rendita 600 euro proprietà padre 100% concessa in comodato al figlio (stabilita assimilazione che opera limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di euro 500)

- aliquota IMU “Altri Fabbricati” 8,4 per mille
- aliquota TASI “Abitazione principale” 0,5 per mille
- aliquota TASI “Altri Fabbricati” 0 per mille
- ripartizione TASI 30 – 70 %

FIGLIO (OCCUPANTE)

- IMU : 0
- TASI : QUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE FINO 500 EURO RC (è assimilata ad abitazione principale solo fino ad euro 500)

- 500 rc X 0,5 X 30% = € 12,60

PADRE (POSSESSORE)

- IMU : 141,12 oltre i 500 (100 rc X 8,4 X 100%)
- TASI : 29,40 differenza della somma non versata dal figlio (70% su 500 rc X 0,5)

Lucio Guerra ha scritto:............
FIGLIO (OCCUPANTE)

- IMU : 0
- TASI : QUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE FINO 500 EURO RC (è assimilata ad abitazione principale solo fino ad euro 500)

- 500 rc X 0,5 X 30% = € 12,60

PADRE (POSSESSORE)

- IMU : 141,12 oltre i 500 (100 rc X 8,4 X 100%)
- TASI : 29,40 differenza della somma non versata dal figlio (70% su 500 rc X 0,5)

Scsa Lucio, ma la formula  di calcolo  andrebbe riscritta in questo modo:
FIGLIO (OCCUPANTE)

- IMU : 0
- TASI : QUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE FINO 500 EURO RC (è assimilata ad abitazione principale solo fino ad euro 500)

- 500 rc X 168 x 0,05% X 30% = € 12,6

PADRE (POSSESSORE)

- IMU : 141,12 oltre i 500 (100 rc X  168 x 0,84% X 100%)
- TASI : 29,40 differenza della somma non versata dal figlio (70% su 500 rc X 0,05%)
Buon weekend ...... dalle tue parti dovrebbe essere tempo di porcini e funghi in genere!!!!