Contestazione ACCERTAMENTO TARSU perchè non preceduto da comunicazione con raccomandata-URGENTE

A fronte di un avviso di accertamento inviato con raccomandata A/R in data 30/12/2011 circa il Ruolo tarsu anno 2007, un contribuente sostiene di non dover pagare le sanzioni e gli interessi indicati in quanto lo stesso non è stato preceduto da comunicazione con raccomandata che indicasse l'importo della tarsu dovuto per tale anno. Dice anche di non aver mai ricevuto la bolletta tarsu con scadenza di pagamento nel 2010, per cui eventualmente gli interessi dovuti si devono applicare dalla data della comunicazione inviata con raccomandata precedente all'accertamento (per lui mai avvenuta).
Noi abbiamo applicato gli interessi a partire dalla data termine per il versamento sino alla data dell'accertamento. E' corretta la procedura adottata o gli si doveva notificare una precedente comunicazione con raccomandata dell'importo dovuto senza sanzioni e interessi? come comportarci
Lui comunque sapeva di dover pagare la tarsu e le bollette non si inviano con raccomandata.
Grazie

ori67 ha scritto:A fronte di un avviso di accertamento inviato con raccomandata A/R in data 30/12/2011 circa il Ruolo tarsu anno 2007, un contribuente sostiene di non dover pagare le sanzioni e gli interessi indicati in quanto lo stesso non è stato preceduto da comunicazione con raccomandata che indicasse l'importo della tarsu dovuto per tale anno. Dice anche di non aver mai ricevuto la bolletta tarsu con scadenza di pagamento nel 2010, per cui eventualmente gli interessi dovuti si devono applicare dalla data della comunicazione inviata con raccomandata precedente all'accertamento (per lui mai avvenuta).
Noi abbiamo applicato gli interessi a partire dalla data termine per il versamento sino alla data dell'accertamento. E' corretta la procedura adottata o gli si doveva notificare una precedente comunicazione con raccomandata dell'importo dovuto senza sanzioni e interessi? come comportarci
Lui comunque sapeva di dover pagare la tarsu e le bollette non si inviano con raccomandata.
Grazie

Trattasi di un accertamento per omesso versamento TARSU?

Si per omesso versamento tarsu

Per poter applicare sanzioni e interessi dovresti necessariamente avere una data di notifica, al massimo puoi chiedere al contribuente l'imposta e le spese di notifica ma sanzioni e interessi mi sa di no.

Quindi è come se fosse obbligatorio inviare la bolletta TARSU con raccomandata, altrimenti non si è mai certi dell'avvenuta ricezione della stessa. Rileggendo i casi di nullità dell'accertamento non ho visto la mancanza di notificazione con raccomandata dell'importo dovuto, prima dell'invio dell'accertamento. Quest'ultimo comunque riporta anche gli importi e le voci presenti in bolletta. Quindi voi mandate sempre un atto precedente all'avviso di accertamento con raccomandata?Grazie

Il primo invio lo facciamo per posta ordinaria poi a chi non paga mandiamo una raccomandata applicando le spese di ricezione (il costo della raccomandata) prima di iscrivere a ruolo coattivo.

deejoint ha scritto:Il primo invio lo facciamo per posta ordinaria poi a chi non paga mandiamo una raccomandata applicando le spese di ricezione (il costo della raccomandata) prima di iscrivere a ruolo coattivo.

Esattamente.

Primo invio tramite posta ordinaria e successivo "sollecito" tramite posta raccomandata A/R.

In caso di mancato pagamento delle predette comunicazioni, si procede all'iscrizione a ruolo coattivo, ma senza l'applicazione di sanzioni e interessi, in quanto sono esclusi dalla sanzione per omesso versamento i casi di tributi per i quali è prevista in via ordinaria la riscossione mediante iscrizione a ruolo (ad esempio: la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e l'IRPEF relativa ai redditi soggetti a tassazione separata, con l'eccezione della quota che deve essere versata in acconto).

noi pensavamo di inviare il ruolo coattivo come conseguenza del mancato esito dell'avviso di accertamento che prevede il pagamento dell'importo dovuto +sanzioni+interessi e spese di notifica (avvenuta con raccomandata A/R). Se fosse necessario avere una ricevuta di notifica della bolletta, allora non si dovrebbe mandare con posta ordinaria perchè si potrebbe verificare il caso che nessuno paghi visto che non si ha certezza della ricezione. In teoria le tariffe a mq erano pubbliche e ognuno sa quanto ha dichiarato in termini di mq per cui sa di dover pagare quell'importo. Di fatto la bolletta è stata mandata e l'accertamento per omesso versamento non presenta elementi che ne determino la nullità. Quali sono le norme che impongono un preavviso di accertamento con raccomandata? Grazie ancora

come correttamente scirve il collega MrDike : Primo invio tramite posta ordinaria e successivo "sollecito" tramite posta raccomandata A/R.

il sollecito evidentemente deve essere per raccomadata rr in quanto e' il solo atto a far fede a che il contribuente sia a conoscenza della pretesa tributaria.

Potreste indicarmi i riferimenti normativi che impongono l'invio obbligatorio di un sollecito con raccomandata?
Dalle vostre risposte ci sembra di aver capito che passiate dal sollecito al ruolo coattivo senza notificare prima l'avviso di accertamento, è corretto?Grazie

occorre chiarire se l'ente e' in riscossione diretta ovvero con Equitalia.
Nel caso di riscossione diretta si avra' :
- approvazione elenco tarsu
- invio avviso bonario di pagamento per posta ordinaria
- sollecito di pagamento con raccomandata rr senza sanzioni e senza interessi
- avviso di accertamento per omesso versamento-
- ingiunzione 639/1910
- atti esecutivi
- vendita all'asta dei beni pignorati
- incassi

Siamo in regime di riscossione diretta e i passaggi che hai indicato sono stati seguiti alla lettera tranne per il fatto del sollecito con raccomandata che invece è avvenuto con posta ordinaria. Il problema è che non abbiamo trovano nessuna norma che in materia di accertamento indichi la necessità, affinchè questo sia valido, di inviare sollecito con raccomandata.
Di fatto noi ora siamo alla fase successiva all'invio dell'accertamento per omesso versamento , alla quale seguirà la riscossione coattiva in caso di inadempienza dei contribuenti. Come comportarci quindi davanti ad una contestazione da parte di un contribuente circa il mancato sollecito con raccomandata? Grazie mille

Ti conviene andare in autotutela. Se impugna l'atto vince la causa e vieni condannato alle spese ( debito fuori bilancio)

Per poter agire in autotutela bisogna indicare la motivazione e quindi gli estremi della norma sulla base della quale si annulla l'atto totalmente.

L'avviso bonario il contribuente puo' tranquillamente dichiarare di non averlo mai ricevuto ed e' l'ente che ha la pretesa impositiva a dover dimosttrare l'avvenuta conoscenza della pretesa stessa.
L'atto di accertamento e' nullo poiche' non segue alcun atto in cui sia possibile dimostrare che il contribuente era a conoscenza del dovuto poiche' non dimostrabile.
Ovvero non posso sanzionarlo su un importo che non sapeva di dover pagare ed in quale misura.

In ogni caso e' sempre bene a bilancio prevedere in oneri straordinari della gestione corrente un importo per "spese per soccombenze in cause tributarie " poiche' in ogni causa manca sempre e comunque la certezza di vittoria.

Non mi sembra corretto nei confronti di chi ha pagato dopo l'invio della bolletta, le tariffe a mq erano state pubblicate a suo tempo e il calcolo della bolletta è stato sulla base dei mq dichiarati dal contribuente per cui era nelle condizioni di sapere l'importo e sapendo di essere soggetto passivo sarebbe duvuta essere sua preoccupazione attivarsi in caso di mancata ricezione della bolletta. Quindi dovremmo annullare l'avviso di accertamento e richiedere il pagamento solamente dell'importo base più le spese di notifica? in questo modo si creerebbe un precedente e nessuno pagherà più se non dopo comunicazione mediante raccomandata...

Una domanda: il regolamento comunale per l'applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prevede l'accertamento per l'omesso versamento della tassa?

E' previsto da regolamento delle entrate con apposita trattazione dedicata alle entrate tributarie

...erano state pubblicate a suo tempo e il calcolo della bolletta è stato sulla base dei mq dichiarati dal contribuente per cui era nelle condizioni di sapere l'importo e sapendo di essere soggetto passivo sarebbe duvuta essere sua preoccupazione attivarsi in caso di mancata ricezione della bolletta..

ti assicuro che non e' in questi temini poiche' la Tarsu non e' autotassazione ma e' l'ente ad individuare tariffe e scadenze ed a doverle rendere singolarmente note.

si si hai ragione, infatti è stata mandata la bolletta a tutti i contribuneti...ho scritto così solo per rendere l'idea che si appigliano a qualsiasi cosa...e noi abbiamo inviato le comunicazioni tramite posta ordinaria in buona fede per evitare di far gravare le spese della raccomandata suò contribuente....

Le spese di spedizione bollette e solleciti debbono essere forfetariamente previste ed inserite in quota di tariffa e non richieste al contribuente in altra forma poiche' in tal caso sarebbe pagate due volte.

La bolletta non prevede/prevedeva spese di notifica per cui le uniche spese di notifica che sono state richieste al contribuente sono state quelle con avviso di accertamento, anche perchè non sono state inserite nel quadro economico tarsu.

Paolo Gros ha scritto:
- approvazione elenco tarsu
- invio avviso bonario di pagamento per posta ordinaria
- sollecito di pagamento con raccomandata rr senza sanzioni e senza interessi
- avviso di accertamento per omesso versamento-
- ingiunzione 639/1910
- atti esecutivi
- vendita all'asta dei beni pignorati
- incassi

sono perfettamente d'accordo con il metodo sopra descritto da Paolo, ovviamente applicando sanzioni+interessi nell'avviso di accertamento per omesso versamento, ma solamente dopo il sollecito di pagamento regolarmente notificiato.

Con la posta "ordinaria" dov'è la prova di avvenuta notifica?

per il ruolo TARSU 2006 abbiamo, per scrupolo, inviato il sollecito con raccomandata.. da quando si devono far decorrere gli interessi in sede di accertamento, dalla data di scadenza indicata nella bolletta o dalla data di ricevimento del sollecito?a questo punto mi chiedo: se qualcuno dovesse contestare la mancata ricezione della bolletta e non ha pagato dopo il sollecito da quando si fanno decorrere gli interessi?
Avremmo dovuto addebitare le spese di notifica sia in sede di sollecito eche in quella di accertamento?
Grazie

per punti
- dalla data di scadenza di pagamento indicata nel sollecito.
-sempre dalla data di scadenza di pagamento indicata nel sollecito ( atto conosciuto e notificato )
- le spese di notificazione ad e addebitarsi sono quelle dell'accertamento rientrando quelle di sollecito ( in riscossione diretta 9 in quota di tariffa quali spese per la riscossione