Tia, docfa e mq

Buongiorno a tutti , mi chiamo Deborah.
Ho bisogno di un consiglio,
Abito in un appartamento in affitto da quasi un anno, oggi ho ricevuto la bolletta TIA nella quale sono indicati 46 mq in più dei reali calpestabili, ho misurato i mq da "muro a muro" e in totale sono 86 e sulla bolletta invece 132.
Mentre pensavo ad un possibile errore, mi sono ricordata che l'appartamento aveva anche una cantina, ( a me non serviva ), così ho contattato i proprietari dell'appartamento e mi hanno informata che 2 anni fa è stata fatta una variazione docfa per dividere l'appartamento dalla cantina.

Di solito quando subentravo in un nuovo appartamento ricevevo, ( prima della bolletta ), un modulo nel quale mi si chiedevano i dati catastali e i relativi mq calpestabili sui quali si sarebbe calcolata la tassa sui rifiuti ma questa volta non ho ricevuto nulla, è cambiato qualcosa?

Ho letto che il docfa riporta la superficie lorda... Quindi se faccio la fotocopia del docfa e mi scrivo i mq che ho misurato li devo portare al comune, agli uffici della TIA o entrambi?
Perchè nonostante la variazione i mq risultano essere ancora quelli precedenti alla divisione?

Al call-center ho ricevuto risposte vaghe e per evitare di fare viaggi a vuoto, perdere tempo e ore di lavoro mi affido a voi

Vi ringrazio anticipatamente

contatta l'ente e verifica le motivazioni del mancato invito alla denuncia .
Se peraltro puoi dimostrare la mancata imponibilita' di dette aree ritengo che l'ente non avra' problemi ad effetuare lo sgravio

La denuncia la devi fare tu... se l'Ente ti invia qualcosa è solo per un "favore", l'obbligo è il tuo loro potrebbero inviarti un accertamento dove viene anche sanzionata per omessa denuncia.

Comunque, a parte quanto sopra, ti consiglio di contattare l'ufficio TIA e verifica con loro quali locali comprende il tuo immobile e considera che dalla superficie indicata in catasto metrico (che è il lordo indicato dal tecnico nel docfa) il Comune deve considerare "almeno l'80%"... praticamente il 20% viene considerata come la "tara"... i muri.

La superficie di riferimento e la superficie catastale assoggettabile al tributo, pari all'80 della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138, è così calcolata :

SINTESI DEL CALCOLO

A) VANI PRINCIPALI E ACCESSORI DIRETTI (camere, bagni, ingressi, disimpegni ecc.)
- superfici dei vani principali e vani accessori diretti quali: bagno, ripostigli, ingresso ecc. In tale superficie vengono considerati anche i muri interni e perimetrali per uno spessore massimo fino a 50 cm. La superficie viene conteggiata per quella effettiva al 100%.
B) VANI ACCESSORI INDIRETTI (cantine, soffitte e simili)
- vanno distinti in comunicanti con i vani principali (lettera A) e non comunicanti. Nel caso siano comunicanti vengono computati nella misura del 50% della superficie reale. Se invece non sono comunicanti si computano per il 25%.
C) VANI ACCESSORI INDIRETTI (balconi, terrazzi e simili)
- Anche in questo caso è necessario distinguere se trattasi di balconi/terrazzi comunicanti o meno con i locali principali di cui alla lettra "A".
- Nel caso che siano comunicanti vengono computati nella misura del 30% sino ad una superficie di mq. 25. Oltre la quota eccedente i 25 mq. si computa il 10%.
- Nel caso che non siano comunicanti vengono computati nella misura del 15% sino ad una superficie di mq. 25. Oltre la quota eccedente i 25 mq. si computa il 5%.
D) SUPERFICI SCOPERTE (cortile di pertinenza)
- Anche il cortile contribuisce alla formazione della superficie catastale. Più precisamente nel seguente modo:
- fino alla stessa superficie dei vani principali e accessori diretti di cui alla lettera "A" viene computato nella misura del 10%. Oltre la superficie precedente si computa per il 2%.