APPALTO E COMMISSIONE

Sono un Responsabile del Servizio Amm.vo-Contabile (all’interno dell’Area è compresa anche quella sociale) di un Comune sotto i tremila abitanti.
Premetto che ho 25 anni di servizio e sono Responsabile dal 1997.
Nella legislatura dal 2011 il Sindaco al suo ingresso si attribuisce in Giunta la responsabilità del Personale e “Responsabile della Comunità Alloggio” (il Comune infatti da in gestione la Comunità alloggio anziani a ditta esterna che gestisce l’intero servizio , rette utenti comprese, assumendo ai sensi della L.R. n.37\98 della Regione Sardegna 5 persone residenti nel Comune per creare occupazione effettiva).
Ora ,nel 2013, alla scadenza della gestione del servizio della casa alloggio, io Responsabile e l’assistente sociale Responsabile del procedimento abbiamo predisposto la proposta per la Giunta Comunale per gli indirizzi per l’indizione della nuova gara.
La deliberazione si presenta in tutt’altra veste, la proposta risulta presentata dal Sindaco in qualità di Responsabile del Personale che da le direttive per la gara al Responsabile della Comunità alloggio anziani (ossia sempre il Sindaco).
Chiamata a colloquio dal segretario e dal sindaco viene comunicato alla sottoscritta che non verrà nominata nella Commissione in quanto ( a loro dire) in conflitto di interessi perché tra i dipendenti assunti per prestare servizio presso la Comunità alloggio anziani c’è il coniuge della sottoscritta.
Premetto che questi dipendenti verranno assunti da qualsiasi cooperativa vinca la gara in quanto legati alla L.R. n.37\98 della Regione Sardegna, e nulla hanno a che vedere con la gara e che fra i 5 dipendenti assunti vi sono pure 2 mogli di consiglieri comunali di cui una moglie di un cugino diretto del sindaco.
Quindi il sindaco mi ha comunicato che verrà nominata la commissione con lui Presidente, l’assistente sociale e il responsabile dell’Ufficio Tecnico
Vorrei sapere se è possibile attuare un simile comportamento e se legalmente il responsabile può essere estromesso dalla gara con simili insinuazioni e se, a quel punto, la stessa estromissione non valga anche per il Sindaco.

La sottoscritta comunque ,per integrità morale, si autoeliminerebbe dalla Commissione giudicatrice, ma vorrei sapere a chi spetta la nomina di questa commissione, se non al responsabile del Servizio Amm.vo-Contabile in quanto non esiste alcuna area chiamata “Servizio casa alloggio” di cui il Sindaco si è nominato Responsabile.
Per meglio chiarire la dinamica dei fatti , considerato che il comune ha solo 5 dipendenti : 1 Istruttore Direttivo Amm.vo-contabile Cat. D4 responsabile servizio , 1 istruttore Direttivo Tecnico cat. D1, 1 Istruttore Amm.vo cat. C, 1 Istruttore Contabile cat. C part-time e 1 Istruttore operatore sociale cat. D1 part-time non titolare di posizione organizzativa; la gara citata relativa al servizio di gestione comunità alloggio anziani è una gara mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 55, comma 5 del D. Lgs 163/2006, con presentazione di offerte al rialzo sul prezzo posto a base di gara e secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 del D. Lgs 163/2006, per l’affidamento in concessione della gestione della Comunità Alloggio per anziani di proprietà del Comune di Albagiara, ai sensi dell’art. 30 del D.L.gs. 163/2006.
A questo punto non sarebbe più logico che la Responsabile nominasse la Commissione scegliendo i tecnici competenti anche fra altri entri viciniori , ossia Assistenti sociali di altri comuni, come spesso avviene nelle nostre piccole realtà?
Questi sotterfugi utilizzati dagli amministratori mascherati da responsabili fanno pensare a ben altri motivi.
Vorrei comunque un consiglio se questo modo di agire del Sindaco è legale e se il Responsabile può adire le vie legali per far valere i propri diritti.

situazione complessa che si presta senza dubbio a molte interpretazioni , legittimita' degli atti a parte.
a ciascuno muoversi secondo coscienza