Terreno edicabile dato in affitto ad Imprenditore agricolo

Con la sentenza n. 15566 del 30 Giugno 2010 emessa dalla Cassazione, viene perso il requisito richiesto dalla norma secondo cui il terreno deve essere posseduto e condotto dal Coltivatore Diretto o dallo IAP, iscritto nella previdenza agricola. Ciò in quanto, la persistenza della destinazione del fondo a scopo agricolo integra una situazione incompatibile con la possibilità del suo sfruttamento edilizio e tale incompatibilità, avendo carattere oggettivo, vale anche per i comproprietari titolari dei diritti dominicali. Gli stessi Paolo Gros e Marco Lombardi quali pubblicisti ed esperti in materia, titolari di un canale telematico al quale i suddetti Responsabili attingono informazioni ed aggiornamenti in materia hanno esposto l'argomento, facendo presente che " Le agevolazioni sopra esposte, possono ritenersi applicabili nell'ipotesi in cui il terreno viene concesso in affitto, perché perde il requisito richiesto dalla norma secondo cui il terreno deve essere posseduto e condotto dal Coltivatore diretto o dallo IAP, iscritto nella previdenza agricola". Per quanto mi riguarda, come già accennato verbalmente al Geom. Roberto Vanzini, ho già precedenti in materia, dove gli uffici tributi hanno recepito ed aderito al succitato orientamento giurisprudenziale consolidato. Quindi, sulla base di detta pronuncia, il contribuente è tenuto a corrispondere l'imposta, ma con riferimento ai terreni agricoli, che come tali, ricadono in area montana o di collina, delimitate ai sensi dell'art. 15, Legge 27 Dicembre 1977 n. 984, quindi esenti ai sensi dell'art. 7, Comma 1, lettera h del D.Lgs. n. 504/92;
Quanto al richiamato art. 4 del Regolamento Comunale, ci si riporta ai motivi della Sentenza Cass. -Sez. - Trib. n 15566/2010, quando afferma che, come nel caso che ci occupa, " la persistenza della destinazione del fondo a scopo agricolo integra una situazione incompatibile con la possibilità del suo sfruttamento edilizio e tale incompatibilità ha carattere oggettivo";
Si invita Codesto Ente a volere rivedere la propria posizione in merito alle questioni trattate.

FINZIONE GIURIDICA DI NON EDIFICABILITA’:

CONDIZIONI

– Requisito soggettivo: •PERSONA FISICA •COLTIVATORE DIRETTO •IMPRENDITORE AGRICOLO A TITOLO PRINCIPALE (OGGI IAP)

- Requisito oggettivo•CONDUZIONE DIRETTA DEL FONDOCassazione, sentenza n. 19750 del 04/10/2004

– REQUISITO SOGGETTIVO•PERSONA FISICA e SOCIETA'

•COLTIVATORE DIRETTO –Colui che esercita un’attivitàprofessionale organizzata con il lavoro prevalentemente proprio o della propria famiglia, con un apporto lavorativo NON INFERIORE a 1/3 del fabbisogno lavorativo dell’azienda e il lavoro apportato dal coltivatore non deve essere inferiore alle 104 giornate annue
•IMPRENDITORE AGRICOLO A TITOLO PRINCIPALE –SOSTITUITO DALL’IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP) –D.LGS 99/2004–Soggetto »in possesso di conoscenze e competenze professionali adeguate»Che dedica alle attivitàagricole di cui all’art. 2135 cc direttamente o come socio di societàalmeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo»Che ricava almeno il 50% del suo reddito globale da lavoro dall’attivitàagricola

–REQUISITO OGGETTIVO•CONDUZIONE DIRETTA DEL FONDO–La dizione “posseduti e condotti”non consente di considerare inedificabile un terreno concesso in affitto o comodato (cassazione, sentenza n. 19750/2004)–Il soggetto deve provvedere direttamente alla conduzione del fondo –La conduzione diretta del fondo va provata dal richiedente–L’iscrizione agli elenchi non è condizione sufficiente alla dimostrazione della conduzione diretta–In caso di mancata conduzione diretta l’agevolazione non compete (cassazione, sentenza n. 24595/09)

Lucio Guerra ha scritto:non posso che confermare quanto già indicato nel post indicato ......