STATUS AMMINISTRATORI - INVARIANZA SPESA

E’ incredibile che il concetto di “invarianza della spesa” introdotto dalla legge n. 56/2014 non sia stato oggetto di interpretazione autentica da parte del Parlamento tranne che per la parte relativa ai permessi (con il D.L. 66/2014: Ai fini del rispetto dell'invarianza di spesa, sono esclusi dal computo degli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori quelli relativi ai permessi retribuiti, agli oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi di cui agli articoli 80 e 86 del testo unico.)
La delibera della CDC della Puglia 28.05.2014 n. 112 su questo punto risulta già superata e d’altra parte forse qualcuno dimentica che il Comune non può evitare di convocare una seduta di Consiglio comunale solo per risparmiare sul rimborso da erogare al privato datore di lavoro del Consigliere.
Ed è evidente che il diritto costituzionale di convocare una seduta di i Consiglio non può essere limitato perché devo spendere meno per gettoni di presenza dei Consiglieri a meno che non aspetti la fine dell’anno verifichi le sedute e stabilisca a posteriori il gettone di presenza da corrispondere per mantenere l’invarianza della spesa rispetto al 2013, tenendo sempre conto del giochetto consiglieri e assessori spettanti per il D.L. 138/2011 e consiglieri assessori spettanti per la legge 56/2014.
Inoltre basta riflettere sulla volatilità della spesa in quanto Sindaco ed assessori lavoratori dipendenti non in aspettativa percepiscono le indennità ridotte al 50% per cui se Sindaco e Assessori, per ipotesi scolastica, aprono un’attività professionale, da un anno all’altro la spesa viene raddoppiata sempre che non determini ad esercizio chiuso le indennità per rimanere nel limite dell’invarianza.
Come la vedo io? (per quello che serve): nel mio caso consiglieri spettanti ex D.L. 138/2011 n. 7 consiglieri spettanti legge n. 56/2014, gettone di presenza pari ai 7/12 dell’importo DPCM 119/2000; assessori comunali ex legge 138/2011 n. 3, assessori ex legge n. 56/2014 n. 3: indennità di funzione uguale ai 3/4 importo DPCM 119/2000 e stop.

Io l'ho vista così.

Per quanto riguarda il gettone di presenza (i consiglieri sono passati da 7 a 12), ho diviso l'importo singolo del gettone in vigore nel 2013 per il n. dei consiglieri post legge Del Rio e l'ho moltiplicato per il n. dei consiglieri ante legge Del Rio.

Per quanto riguarda l'indennità di funzione della giunta (gli assessori sono passati da 3 a 4 + il Sindaco), ho agito nel seguente modo:

=> ho calcolato l'importo nominale spettante alla figura del sindaco - del vicesindaco e dei  2 assessori (applicando la tabella A del DM 119/2000 più - ove spettanti - le maggiorazioni dell'articolo 2 del DM meno il 10%);

=> l'importo complessivo scaturito l'ho considerato il limite massimo mensile di spesa cui fare riferimento dalla data di insediamento della nuova compagine amministrativa;

=> la Giunta, con proprio provvedimento, sulla base dell'importo di spesa massimo, ha stabilito il valore delle singole indennità nominali da attribuire alla carica di sindaco - vicesindaco ed assessori (a prescindere dalla condizione lavorativa del soggetto percipiente);

=> con determinazione, ho fatto l'impegno di spesa sulla base delle singole condizioni lavorative dei membri della Giunta.

la corte precisa che il limite è unico
non vanno vanno fatte nè distinzioni di spese nè distinzioni di organi (giunta e consiglio)
inizialmente anche noi avevamo fatto la distinzione
consiglio e giunta si erano autoregolati entro i limiti con gli atti di propria competenza
ora, alla luce di quanto dice la corte, questo metodo non sembrerebbe corretto

il limite della invarianza della spesa sia unico (non vi sono limiti per ciascuna voce di spesa, ad esempio, limiti distinti per le indennità di funzione o il rimborso delle spese di viaggio), riguardi complessivamente l’ente (non il singolo amministratore o il singolo organo dell’ente) e sia costituito dalla somma di una pluralità di voci eterogenee. Occorre, quindi, considerare un limite unico determinato da voci di spesa diversamente quantificate in base alla loro natura (es. spesa storica per le spese di viaggio e per la partecipazione ad associazioni rappresentative e misura massima spettante ai sensi del citato art.82 per indennità di funzione e gettoni di presenza), rapportato al D.L. 138/2011

Sinceramente a questo punto, ritengo che anche la teoria della relatività sia troppo semplice per gli organi pubblici che generano problemi in se stessi regolabili con una norma di semplice lettura.
Ma non è che lo fanno apposta?