Retribuzione di posizione

L'art. 10 del CCNL del 31.03.199 stabilisce che l’importo della retribuzione di posizione varia da un minimo di L. 10.000.000 ad un massimo di L. 25.0000 (euro 12.911,00) annui lordi per tredici mensilità.
Ora nel caso in cui un comune, privo di qualifiche dirigenziale, volesse ridurre il nr di PO esistenti assegnando ad due soggetti tutte le funzioni di responsabili di posizione organizzativa come posso trattarli alivello economico?
Il limite massimo sono sempre gli ex 25 milioni annui lordi o posso incrementare la cifra?
E fino a che limite massimo?
E come va caloclata la retribuzione di risultato? Sempre tra il 10 e il 25%?
Ho trovato che in caso di convenzione la retribuzione di posizione può essere aumentata fino a 16.000 euro. Ma solo in caso di convenzione tra comuni? E se nominassero un dirirgente esterno esiste un tetto massimo di spesa?
Grazie mille

Le retribuzioni di posizione vanno valutate con il metodo c.d. "a sedia fredda". L'Organismo di Valutazione può assegnare senz'altro il massimo che però sono i vecchi 25.000.000 (€ 12.911,42).
Non c'è modo di derogare contrattualmente a questo massimo. Si può diminuire ma non aumentare.
L'indennità pari a 16.000,00 è prevista solo per servizi gestiti in convenzione ex art. 30 TUEL e solo in quel caso è possibile prevedere tale cifra da ripartire equamente tra i Comuni aderenti alla Convenzione.
La retribuzione di risultato è sempre calcolabile tra il 10 e il 25% (va sempre determinata "a sedia fredda") e varia secondo il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PEG.
Nel caso di servizi in Convenzione il massimo dell'indennità di risultato è però il 30%.

Il dirigente esterno dovrebbe essere inquadrato secondo convenzione ex. art. 110 TUEL tramite selezione pubblica. In quel caso la retribuzione del dirigente esterno, trattandosi di convenzione appunto, può assorbire un assegno ad personam mensile calcolato sulla differenza tra il tabellare dell'inquadramento contrattuale (ad es. D3) e l'importo stabilito dalla Convenzione.